LA VIRTUS CADE A REZZATO

Dopo 4 successi consecutivi, un tonfo in casa Virtus poteva starci ed infatti è puntualmente arrivato nella sfida sulla carta più difficile: quella contro il Rezzato guidato da Emanuele Filippini. I bresciani, forti dello status ormai riconosciuto di corazzata, si sono imposti al Carillo con uno strabordante 4-1, un passivo pesante per gli uomini di Madonna che nonostante tutto, non hanno mai mollato dall’inizio alla fine. Tanto che al 6’, a passare in vantaggio, sono stati proprio gli orobici: avanzata di Germani che con la coda dell’occhio vede Monni al limite, pallone con il contagiri, stop del n. 9, sinistro e palla nell’angolino. 1-0 Virtus e tre punti che sembrano in direzione Bergamo per la 5a volta di fila, ma è solo un miraggio. Al primo errore, tre minuti dopo, il Rezzato colpisce: Sane ruba palla sulla sinistra, palla a tagliare in mezzo, dove Bertazzoli, tutto solo, insacca da due passi. La retroguardia Virtus inizia a barcollare e al 14’ i seriani subiscono anche il sorpasso: pallone scodellato in mezzo, sponda vertiginosa di Gualdi, e botta al volo di Denis Mair che la schiaffa in rete. 2-1 in favore del Rezzato e certezze che iniziano a crollare. Gli orobici ci provano con Germani su punizione, ma sono ancora gli ospiti a rendersi più pericolosi. La catena di sinistra fa ancora una volta il suo: cross di Luca Ruffini, Bertazzoli prende il tempo ad Alborghetti, ma il suo colpo di testa termina alto. Al 30’, sul fronte opposto, Monni prova a riportare in gara i suoi, ma la sua incornata è del tutto fuori misura. Squadre negli spogliatoi sul parziale di 1-2. La Virtus rientra in campo spinta dall’orgoglio, decisa a non mollare un centimetro: al 6’ Monni mette un tiro-cross per Germani e solo la provvidenziale deviazione di Lancini evita il peggio. I seriani provano quindi a spingersi in avanti, inevitabili le scorribande del Rezzato: prima al tiro va Ruffini, poi tocca invece a Marjan Gurini, ma in entrambi in casi senza trovare la porta. Al 21’ ci pensa però uno sciagurato retropassaggio di Calì a spianare la strada ai bresciani: la palla finisce dalle parti di Ruopolo che tutto solo fredda Colleoni. 3-1 e partita virtualmente chiusa. Cinque minuti più tardi ci pensa il palo ad evitare il collasso degli orobici, ma solo di qualche minuto. Perché al 34’ ci pensa il mago ex Mantova Caridi a mettere il pallone in mezzo, là dove Marco Ruffini svetta su di tutti e la mette in rete. 4-1, terzo centro in stagione per il n. 13 e gara che non ha più nulla da dire. Al Carillo Pesenti basta così. L’undici di Filippini cala il poker e si riprende la testa della classifica, sesto successo in sei partite in quest’inizio anno per gli inarrestabili bresciani. La Virtus paga invece un po’ di inesperienza di fronte a una squadra nettamente più attrezzata. Gli errori dei singoli sono costati cari all’undici di Madonna, che domenica, contro il fanalino Romanese non può assolutamente sbagliare. La parola d’ordine è rialzarsi, per tornare ad Alzano a testa alta e con i tre punti in tasca.

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