BOSSETTI IN AULA IL 12 OTTOBRE

Condannato in appello all’ergastolo per il delitto di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti, il muratore di Mapello, approderà in Cassazione il 12 ottobre. Lo scorso 29 novembre i suoi difensori, gli avvocati Paolo Camporini e Massimo Salvagni, avevano presentato il ricorso: 595 pagine e 21 motivi di impugnazione. Un grosso faldone che potrebbe essere integrato con motivi aggiuntivi, il tempo per farlo è sino a 20 giorni prima dell’udienza. Tra le ragioni più significative per ricorrere contro la sentenza, secondo la difesa c’è la perizia sul Dna, invocata dai legali e negata dai giudici sia in primo che in secondo grado. «Bossetti? Può immaginarsi come stia in carcere - confida l’avvocato Salvagni che l’ha incontrato la scorsa settimana -. Lo stato d’animo è quello di un uomo con un ergastolo sulle spalle che confida nella Cassazione e spera che gli venga concessa la perizia. Senza la quale non gli verrebbe concessa la possibilità di difendersi». Bossetti è nel carcere di via Gleno dal 16 giugno del 2014. Chi ha avuto modo di vederlo negli ultimi tempi,lo descrive tranquillo. Resta sempre nella sezione “Protetti” che mercoledì è stata visitata dal vescovo Francesco Beschi, il quale ha voluto incontrare uno per uno i detenuti. Quella del prossimo ottobre sarà l’ultima puntata di un giallo che dura dal 26 novembre 2010? Non è detto. I giudici della Suprema corte hanno infatti davanti tre possibilità: rigettare il ricorso e dunque far diventare definitivo l’ergastolo; accogliere il ricorso senza rinvio riformando la sentenza, il che significherebbe assoluzione per Bossetti; oppure, accogliere il ricorso con rinvio, e cioè disporre un nuovo processo in Corte d’assise d’appello.

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