EVOLVE LA FILIERA BOSCO-LEGNA

Dal Canada all'altopiano dello Sciliar sopra Bolzano e da qui all'altopiano del Sole, a Borno, dove le idee degli uomini del bosco corrono veloci e sicure. Ecco il progetto Daiku, case in legno, Blochbau in tedesco, che Dietmar Gänsbacher insegna a costruire con due seminari all'anno aperti a chi vuol imparare, ma soprattutto aperti a donne e uomini dalle idee innovative e forti. Come è accaduto anche a Borno dove Massimo Miorini, titolare di ditta boschiva regolarmente iscritta all'albo regionale, ha deciso di vederci chiaro. E alla fine, innamorandosi del progetto che insegna a fare conti incontestabili: a Borno ci sono pinete eccellenti, ci sono operatori capaci, c'è necessità di costruire a chilometro zero e a impatto zero ed ecco il risultato: case in tronchi di larice o di abete, belle, moderne, dal sapore antico e dai comfort di oggi, costruite come un lego e assemblate in poche ore. Il tutto a impatto zero. Ora la casa di tronchi d'abete di 49 metri quadrati verrà caricata smontata su un autotreno, portata in Campolaro di Bienno, trasferita con veloci rotazioni dell'elicottero sul basamento in zona Malga Travagnolo e, in men che non si dica, sarà una bella casa di abete tra gli abeti. L'idea, per l'ambiente, l'economia di scala del bosco, la valorizzazione dei prodotti locali, l'uso intelligente delle capacità dei bravi artigiani, il risparmio energetico, la sicurezza dei cantieri, è semplicemente splendida. Potrebbe essere la seconda, vera generazione della filiera “bosco-legna”.

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