DECAPITATO SODALIZIO CRIMINOSO

Rapine, ma anche estorsioni, lesioni, spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, minacce e detenzione illegale di armi clandestine. La guardia di finanza di Bergamo ha sgominato un sodalizio criminoso di matrice campana albanese che tra le altre cose taglieggiava imprenditori della zona. In carcere, questo martedì mattina, con l'accusa anche di associazione a delinquere, su provvedimento, firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, dr. Massimiliano Magliacani, e su richiesta del Sostituto Procuratore della locale Procura della Repubblica, dr. Fabio Pelosi, sono finite sette persone. Si tratta di pluripregiudicati, alcuni dei quali per associazione per delinquere di stampo mafioso ed omicidio; operavano nel territorio orobico dove taglieggiavano imprenditori ai quali, con l'uso della violenza, imponevano il pagamento del pizzo. Per arrivare alla banda le indagini sono state lunghe, laboriose, rischiose. Infatti i finanzieri si sono addiruttura imbattuti in un tentato omicidio fallito perché l'auto si è inceppata. Numerosi gli episodi di estorsione e di violenze fisiche accertati in danno di imprenditori locali. Proprio durante uno di questi episodi i finanzieri avevano arrestato due appartenenti all'associazione mentre riscuotevano 5 mila euro da un barista di Colognola. Con l'operazione di questo martedì le fiamme gialle hanno definitivamente decapitato l'associazione criminosa. La violenza ed i modi cruenti utilizzati dal gruppo criminale per convincere le vittime a sottostare alle pressanti richieste, sono stati documentati dai filmati registrati durante le indagini, che testimoniano i pestaggi cui venivano sottoposti gli imprenditori. Durante le indagini, a testimoniare lo sconcertante scenario criminale, sono state anche sequestrate 4 armi clandestine con matricola abrasa, 2 delle quali occultate nella poltrona di un ufficio a Verdello, oltre a numerosi proiettili, un silenziatore e denaro contante. L'operazione, che ha assicurato alla giustizia elementi di spicco della criminalità bergamasca, si inquadra nell'ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a contrasto dei più gravi illeciti e delle infiltrazioni nel tessuto economico.

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