UNIMONT, CENTRO DI RICERCA

Senza la ricerca, ovvero senza un lavoro di studio e analisi per trovare qualcosa fino ad oggi nascosto o dimenticato, non può esserci una profonda conoscenza di un territorio e di conseguenza, non tale territorio non può essere valorizzato nelle sue vere potenzialità. Lo sa bene il centro universitario Unimont, un polo di formazione e di ricerca, è pilota di studi sulla biodiversità e sull'agricoltura di montagna, che hanno portato alla nascita di coltivazioni e prodotti nuove a partire da pratiche antiche. Così nell'ambito della “Notte del ricercatore”, iniziativa internazionale che vede i poli di ricerca aprire le proprie porte alla società, l'Università della montagna di Edolo ha presentato la propria attività di ricerca portata avanti da un team giovane e motivato. Uno degli ultimi studi è quello sul mais siberiano valtellinese. Una farina dalle proprietà antiossidanti e benefiche la cui riscoperta potrà portare interessanti risvolti economici ed occupazionali. Dalla ricerca sul mais nero spinoso ad esempio, qualche anno fa, in Valle Camonica è nata una nuova serie di prodotti, unici, non esportabili, legati al territorio, capaci di attirare turismo ed investitori. La tipicità, che è l'elemento più ricercato oggi da chi visita un territorio o porta i suoi sapori sulla sua tavola, non è qualcosa di già esplorato, non è una risorsa esauribile, se la si sa generare attraverso la ricerca.

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