RIFUGIO COCA, UNA DISCARICA
Serve più rispetto nei rifugi alpini. Il Coca usato come discarica. Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo, si dice dispiaciuto per quanto accaduto nei giorni scorsi al rifugio Merelli al Coca. «Sono venuto a conoscenza di questo increscioso episodio che, a quanto mi è dato sapere, rimane fortunatamente un caso isolato sulle nostre Orobie. Mi rendo conto che le anomale condizioni meteo, su tutte la mancanza di neve, abbiano favorito la salita in quota di molti alpinisti ed escursionisti con il proposito di compiere alcune attività che richiedono comunque una buona conoscenza tecnica, preparazione atletica e attenzione alla sicurezza. «La nostra sezione – prosegue Valoti – ha sempre perseguito l’obiettivo di mantenere aperti, nel periodo invernale, dei locali incustoditi come punto di appoggio e di soccorso presso ogni rifugio. Oltre a essere attrezzati con quanto di essenziale con letti, materassi e coperte, c’è la possibilità di usufruire di un apparecchio telefonico per le chiamate alla Centrale unica di emergenza 112 e tutto ciò è pertanto da considerarsi un bene comune». «È quindi necessario che coloro che ne fanno uso contribuiscano alla loro conservazione adottando comportamenti responsabili e dettati dalla buona educazione», conclude il presidente del Cai.
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