ARRESTATO IL PUSHER DEGLI STUDENTI

Il contatto avveniva via chat, lo scambio all'ingresso o all'uscita da scuola. Sono stati gli incontri che le forze dell'ordine, in modo particolare i carabinieri, hanno tenuto negli istituti della Valle Camonica a far emergere il fenomeno dello spaccio fuori dagli istituti superiori di Darfo e Breno, ma anche in altri luoghi come parchi frequentati da minori a Capo di Ponte e in media e bassa Valle Camonica . E così i carabinieri del comando di Breno hanno tenuto sotto controllo la situazione e dopo aver raccolto dettagliate informazioni, quelli della stazione di Darfo, si sono presentati a casa del pusher, un giovane incensurato che ha da poco compiuto 18 anni e che aveva nella sua stanza una ventina di grammi di hashish e una decina di marijuana. Il giovane è stato arrestato. Comparso questo sabato mattina davanti al giudice è stato condannato all'obbligo di presentarsi all'autorità di polizia giudiziaria. L'operazione rientra nell'attività dei controlli strutturati che i carabinieri della compagnia di Breno stanno svolgendo nelle scuole e nei luoghi di ritrovato dei minorenni. L'obiettivo è proprio quello di contrastare il fenomeno dello spaccio e dell'assunzione di sostanze stupefacenti fra i giovanissimi. Soprattutto durante gli incontri negli istituti di Darfo i carabinieri hanno avuti dagli studenti indicazioni dettagliate sul conto di un giovane del posto che era solito rifornire gli studenti di hashish e marijuana. Gli incontri venivano fissati con whatsapp e avvenivano all’ingresso o all’uscita da scuola o in altri luoghi frequentati dal pusher, non solo a Darfo Boario ma anche a Breno e Capo di Ponte. Una trentina di minori, accompagnati in caserma dai genitori hanno fornito ai militari di Darfo le informazioni necessarie per richiedere una perquisizione in casa del 18enne. Operazione che ha dato i suoi frutti. L'accusa per il 18enne è di spaccio con l'aggravante di cessione di droga a minorenni. A Bagnolo Mella i carabinieri della stazione di Leno hanno intercettato, fermato e denunciato due rumeni – un uomo e una donna di 30 e 20 anni – e un albanese 30enne che poco prima in provincia di Cremona aveva tentato di circuire un'anziana per rubarle la catenina d'oro che indossava. I tre, a bordo di un'audi A4, si sono fermati fuori dall'abitazione della donna che stava spazzando il pianerottolo e hanno cercato di farle infilare una vestaglia con facendole credere di volergliela vendere a buon prezzo, ma con l'intento di vero di sfilarle l'oro dal collo. L'anziana ha però opposto resistenza e all'arrivo del nipote i tre si sono dati alla fuga. Solo grazie all'accurata descrizione fornita dalle mancate vittime del raggiro è stato possibile per i carabinieri della stazione di Leno rintracciare i tre e denunciarli per tentato furto. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se altri anziani siano stati stati vittime del medesimo raggiro.

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