SPACCIATORE CON AUTISTA

Per non destare sospetti non volevano che i clienti frequentassero la loro abitazione e così portavano loro la droga a domicilio. Ma i carabinieri della stazione di Darfo i loro traffici non sono sfuggiti e così gli hanno fatto saltare il banco. Protagonisti della vicenda due pregiudicati, un 37enne di Darfo e un 47enne di Artogne che nella città termale avevano creato un proficuo giro d'affari legato allo spaccio al dettaglio di cocaina. L'operazione dei carabinieri di Darfo è il frutto di un grosso lavoro di intelligence. L’indagine dei militari è, infatti, partita a fine 2018 a seguito di alcuni sequestri di polvere bianca. Gli accertamenti, eseguiti tramite analisi di tabulati telefonici, pedinamenti di acquirenti che andavano a comprare la cocaina e testimonianze, hanno permesso di ricostruire i giri dei due. Le cessioni avvenivano a domicilio su richiesta dei clienti o nei pressi di alcuni locali del centro di Darfo Boario. I due pusher, che alle spalle hanno già precedenti specifici per spaccio di droga, non volevano che i tossicodipendenti andassero a casa loro per non attirare l'attenzione dei carabinieri. Il 37enne, che non aveva la patente di guida in quanto gli era stata ritirata da diversi anni, aveva la necessità di essere accompagnato dal suo socio in affari che utilizzava la propria autovettura e a tutti gli effetti compartecipava nell’attività di spaccio. Lo stesso 37enne nel 2011 era stato arrestato per spaccio di droga; allora i Carabinieri di Artogne gli avevano sequestrato e poi confiscato denaro contante e un conto corrente da 200 mila euro. Tra fine 2018 e maggio 2019 i militari hanno accertato circa quattrocento cessioni di droga. Gli acquirenti dei due arrestati erano circa una quarantina. Nei guai per spaccio è finito anche un 26enne di origine albanese fermato nei giorni scorsi durante un controllo stradale dai carabinieri della stazione di Palazzolo. Il suo nervosismo ha insospettito i militari che l'hanno perquisito. Aveva in tasca 5 gr. di cocaina, altri 33 gr. erano nascosti in 6 confezioni in un barattolo di vetro riposto nel porta oggetti dell’autovettura. Oltre 50 denunce e due arresti per bracconaggio. E' questo, invece, il bilancio dell'attività dei carabinieri forestali di Brescia da giugno ad oggi. L'attività dei carabinieri forestali continua su tutto il territorio anche con controlli e verifiche e dalla riapertura della caccia ad oggi sono state denunciate oltre 40 persone, sequestrati 20 fucili, un centinaio di dispositivi di cattura illegale, e comminate sanzioni per un valore superiore ai € 5.000. Tra le svariate attività illecite perseguite dai Carabinieri Forestali di Brescia va evidenziato l’arresto effettuato a Pertica Bassa a carico di un bracconiere, che nel mese di ottobre è stato colto in flagranza di reato per furto aggravato. Significativa anche l’attività di indagine che nel mese di giugno ha portato all'arresto all’arresto di un uomo trovato in possesso di oltre 300 nidiacei catturati illecitamente.

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