CHIARA ALESSANDRI A PROCESSO
Chiara Alessandri risponderà sulla morte di Stefania Crotti nell’udienza preliminare del 12 dicembre prossimo, davanti al gup di Brescia, il primo atto del procedimento di primo grado che potrebbe concludersi davanti al gup se l’avvocato Gianfranco Ceci dovesse chiedere, come è probabile, e ottenere per lei il rito abbreviato. Chiara avrebbe ucciso Stefania Crotti, sua rivale in amore, con quattro colpi di martello in testa, caricando poi il corpo nel baule della Mercedes nel garage di casa, a Gorlago, trasportandolo in Franciacorta e abbandonandolo, ancora in vita anche se non cosciente, in un campo di Erbusco. Il rinvenimento, secondo la versione difensiva, è avvenuto il giorno dopo che Stefania, era caduta nel garage di Chiara a seguito di una colluttazione, battendo violentemente la testa su uno stipite. Per la morte di Stefania, la Alessandri è accusata di omicidio aggravato dalla premeditazione e di distruzione di cadavere. Di entrambi i capi d’imputazione la donna risponderà nell’udienza preliminare del 12 dicembre davanti al gup di Brescia, il primo atto del procedimento di primo grado che potrebbe concludersi se l’avvocato Gianfranco Ceci dovesse chiedere, come è probabile, e ottenere per lei il rito abbreviato. Non volendo rassegnarsi alla fine della relazione con Stefano Del Bello, marito di Stefania, dopo la decisione di lui di troncare la storia e ricucire il rapporto con la moglie, Chiara avrebbe deciso di eliminare la rivale architettando un piano con «freddezza e lucidità», come scriveva il gip di Brescia nell’ordinanza di convalida del fermo. Chiara avrebbe convinto Stefania a farsi accompagnare fino al garage di casa sua e lì, dopo la reazione di sorpresa e rabbia della donna, l’avrebbe colpita con un martello, caricata in auto in fin di vita, trasportata e abbandonata in Franciacorta.
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