UDIENZE TELEMATICHE E CONTROLLI CON I DRONI

Il lavoro dei carabinieri ai tempi del Coronavirus è concentrato sui controlli agli spostamenti per fare rispettare il decreto del Governo, controlli che non avvengono solo attraverso un pattugliamento del territorio, ma anche dall'alto attraverso l'utilizzo di droni ed elicotteri. Questo mercoledì 25 marzo i carabinieri del Comando provinciale di Brescia, su richiesta della Prefettura, hanno iniziato il controllo della città di Brescia con un drone che sorvolerà nei prossimi giorni varie zone della città segnalando alle pattuglie eventuali assembramenti o movimenti che necessitano di un controllo immediato. Già negli ultimi giorni, e in particolare nell’ultimo fine settimana, il Comando Provinciale dei Carabinieri ha inoltre attivato un elicottero dell’Arma per contribuire nella vigilanza sulle prescrizioni in atto e le limitazioni di movimento, con controlli dall'alto, ma non solo: l'elicottero viene anche usato dai carabinieri per svolgere delle consegne urgenti di farmaci e materiale sanitario. Cambia anche il modo in cui si svolgono le udienze: nelle scorse ore presso la compagnia dei carabinieri di Desenzano del Garda infatti si è svolta la prima udienza telematica di convalida di un arresto in flagranza presso una delle caserme del Comando Provinciale Carabinieri di Brescia. Il sistema, che prevede il collegamento anche con le altre forze dell’ordine, è stato avviato in forza del recente protocollo siglato tra Tribunale Ordinario e Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, Ordine degli Avvocati e Camera Penale di Brescia. Il Tribunale, già da diversi giorni, sta celebrando convalide in carcere, sempre in via telematica. Il sistema prevede che il giudice ed il cancelliere tengano udienza nella loro stanza, mentre il magistrato della Procura si collega dalla propria, il difensore può farlo dal suo studio e l’arrestato dall’ufficio di polizia. Il protocollo prevede inoltre che il difensore e l’arrestato possano parlarsi a distanza riservatamente per concordare le strategie difensive. È una delle misure che gli Uffici giudiziari di Brescia hanno già messo in campo per contrastare la diffusione del coronavirus.

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