DAL 23 APRILE I TEST SIEROLOGICI
“L'Italia e la Lombardia hanno il diritto di sapere.” Così Attilio Fontana commenta le rivelazioni del direttore generale del ministero della sanità che in un'inchiesta al Corriera della Sera ha rivelato l'esistenza già dal 20 gennaio, un mese prima del famoso caso di Codogno, di un piano d'emergenza per il contenimento del contagio secretato per non spaventare la popolazione. “Sono rivelazioni gravissime” - afferma Fontana che questo mercoledì ha chiesto chiarimenti al presidente del Consiglio. Rivelazioni confermate in una nota del Ministro della Salute Speranza che rivela i contenuti del piano nazionale di emergenza ritenuto talmente drammatico per stime di morti da decidere di secretarlo. Il Lockdown quindi, poteva essere adottato prima? Le Regioni, Lombardia compresa, avrebbero potuto prepararsi all'emergenza, reperendo posti letto, medici, infermieri, ventilatori polmonari, maschere per l'ossigeno, mascherine, tamponi e tutto quello che è mancato alla sanità lombarda per combattere il virus? Queste le domande a cui la politica in cui si assiste al rimpallo delle responsabilità, ora dovrà dare delle risposte. Una delle armi che è mancata sono stati i tamponi e per cercare di dare delle risposte ai cittadini che vogliono di sapere se hanno contratto il virus oppure no, da questo giovedì la Regione effettuerà i test sierologici messi a punto con l'IRCCS San Matteo di Pavia, a partire dalle arre più colpite: Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia e da categorie di cittadini definite, ovvero: i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati dai Medici di Medicina Generale alle ATS; i contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle ATS a seguito dell'indagine epidemiologica già prevista ma senza l'effettuazione del tampone nasofaringeo per ricerca di SARS-CoV-2, anch'essi ancora in quarantena fiduciaria". Saranno le Ats a gestire la realizzazione dei test chiamando i cittadini in uno dei centri prelievi per svolgere il test, ovvero un prelievo ematico che serve per verificare se un organismo ha sviluppato gli anticorpi e se questi sono neutralizzanti per il virus.
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