FASE DUE, TUTTI CON MASCHERINA

Questo lunedì è iniziata la fese due che per tutti coloro che non sono positivi al tampone o al test sierologici, che non hanno sintomi influenzali e non sono in contatto con persone positive, equivale alla possibilità di uscire di casa per necessità come fare la spesa, per motivi di salute e lavoro, come prima, sempre con autocertificazione alla mano (l'ultimo modello disponibile) e cercando di restare vicino al proprio Comune, a meno che il bene di necessità ricercato non sia disponibile nelle vicinanze. La definizione di stato di necessità è oggetto di molte chiamate in queste ore alle forze dell'ordine che chiariscono che la data del 4 maggio non ha dato il via libera di spostarsi per cose rimandabili o non strettamente necessarie, quindi, se la stradale o i carabinieri durante i controlli ritengono il motivo non così urgente, possono procedere nelle sanzioni: a chi viene fermato in macchina sono 533 euro che se pagati entro 30 gg diventano 373 circa. Tra le necessità c'è anche quella di spostarsi ad esempio per andare a riparare un guasto serio presso la seconda casa e, sempre con autocertificazione in tasca, per andare a trovare i propri congiunti, ovvero gli affetti stabili. Libertà, quest'ultima, che pone fine all'isolamento emotivo e psicologico di molte persone. Tra coloro che hanno sofferto di più l'allontanamento, ci sono gli anziani e i bambini, che ora potranno rivedersi ma con molta attenzione, ovvero indossando la mascherina e stando a distanza di sicurezza. Sebbene molte attività lavorative non si siano mai interrotte e molte altre sono riprese questo lunedì, molte persone sono ancora a casa, in congedo parentale, in ferie o in cassa integrazione, per permettere alle loro aziende, che hanno l'obbligo di sanificare gli ambienti e imporre le norme anticontagio, di ridurre le possibilità di contagio, e così, visto che le mura domestiche e le recinzioni dei propri giardini avevano cominciato ad essere davvero strette, in molti si sono riversati fuori casa, andando oltre quel famoso limite dei 200 metri dalla proprio abitazione. Le passeggiate sono consentite da soli o con un bambino, ma sono chiuse le aree pic nic e i parchi giochi. Anche in Valle Camonica dalle prime ore di questo lunedì in molti sono usciti per fare jogging sulla pista ciclabile appena riaperta, oppure nei parchi. Per chi corre non è obbligatorio indossare la mascherina perché potrebbe essere pericoloso bloccare le vie respiratorie ma è necessario tenerla a portata di mano e rispettare le distanze di sicurezza. Chi in bici, chi a piedi, tutti devono uscire con la mascherina sul viso evitando gli assembramenti. La multa in questo caso è di 400 euro che diventano 280 se pagata entro 30 giorni 280.

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