RIPARTENZA PRUDENTE IN BERGAMASCA

La Fase 2 in bergamasca è iniziata in modo responsabile, Il sole, la voglia di trascorrere momenti all'aria aperta hanno spinto molti a riprendere a piccole dosi quella quotidianità dimenticata. Una quotidianità nel rispetto delle regole imposte, mascherina e distanze in primis. Sul fronte trasporti, tante le auto in circolazione. Senza particolari problemi il servizio autobus, mentre i treni pendolari pressochè deserti. Qualche, giustificata preoccupazione in ambito lavorativo. Sicuramente il timore c’è, in una provincia così pesantemente segnata da questa tragedia. La si respira soprattutto nelle piccole imprese, che hanno più difficoltà ad adeguarsi alle normative sulla sicurezza, consapevoli che non bisogna abbassare la guardia per non vanificare i sacrifici fatti finora. Di fatto il grosso del manifatturiero bergamasco ha ripreso la produzione già nelle scorse settimane, ma non è stata comunque una ripartenza in massa: in generale, al lavoro fisicamente nelle aziende c’è poco più del 60% degli addetti, fermo restando che negli uffici lo smart working continua ad essere la modalità più praticata. Il commercio è ripartito dall'asporto. La maggior parte delle saracinesche, quelle dei negozi di abbigliamento, sono ancora abbassate, mentre tra i ristoratori serpeggia sconcerto. “Siamo aperti solo per far presenza, per il morale, più che per l’afflusso dei clienti “, commenta un addetto ai lavori. In questa altalena di situazioni c'è anche chi, a passeggio nel bosco, si imbatte in una spiacevole sorpresa. Diversi copertoni d'auto, bidoni di ferro e un vecchio fuoristrada abbandonati in una valletta tra Lantana e il fontanino di Pora a Castione della Presolana. Anche in questo caso scatta la Fase 2, bonificare l'area.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori