COMMERCIO OROBICO, PERSI 32,5 MILIONI
Ascom Bergamo calcola che a un mese dalla chiusura di negozi, bar, ristoranti e alberghi, Bergamo abbiano subito una perdita di fatturato stimata intorno ai 32,5 milioni di euro, che corrisponderebbe alla perdita del guadagno mensile di circa 16.000 addetti del settore. Da quando è iniziata la serrata si è speso di più in generi alimentari. Secondo le rilevazioni di Confcommercio nella città di Bergamo sono aperte 745 imprese che coprono l’intero settore del commercio al dettaglio alimentare, i grossisti alimentari, tabacchi, edicole, farmacie e parafarmacie, benzinai e parzialmente anche alcuni settori del non alimentare come ottici, ortopedie, elettrodomestici, imprese del commercio elettronico e forniture industriali. Risultano invece chiuse 691 imprese del settore turistico con 391 bar, 246 ristoranti, 53 strutture d’accoglienza e una sala da ballo. Si tratta per lo più di piccole imprese con un fatturato stimato di quasi 13,5 milioni di euro andato in fumo nell’ultimo mese, per una media di 19.414 euro di fatturato mensile.In città sono chiuse anche 783 imprese non alimentari tra cui 421 negozi di abbigliamento e calzature, 86 tra librai e cartolai e 69 negozi di mobili. In questo caso la perdita di fatturato stimata è di circa 18,8 milioni di euro per una media di fatturato mensile di 24.121 euro. Le preoccupazioni maggiori per il futuro riguardano i negozi di scarpe e vestiti ma anche bar e ristoranti. Il timore per questi ultimi è che il 30% si trovi nelle condizioni di non riaprire più. Anche il settore dell’abbigliamento e calzature ne uscirà molto indebolito. I commercianti si sono esposti finanziariamente, le collezioni primaverili sono rimaste invendute, quelle invernali sono già state ordinate. Molto dipenderà da quando sarà possibile riaprire. Di certo cambierà il modo di fare acquisti. Nei negozi ingressi contingentati, orari di apertura diversi e particolare attenzione alle regole che i cartelli affissi ci ricordano di seguire. Sempre più diffuse sono le consegne a domicilio, soprattutto per quanto riguarda i generi alimentari.
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