LA CASSAZIONE DA' RAGIONE AL BIM
Edison per l'energia prodotta nella centrale Benedetto di Cividate Camuno deve versare al Bim tutti i sovraccanoni e non solo una parte. Lo ha stabilito in primo grado il tar, in secondo grado il tribunale acque pubbliche di Roma e infine la Cassazione, che quindi ha obbligato Edison a versare all'ente camuno 3 mln di euro circa di sovraccanoni non versati in passato e 350 mila euro circa in più ogni anno d'ora in poi. Tra le parti, cioè tra Edison e il Bim c'era un accordo risalente agli anni '60/70' per cui Edison doveva versare solo una parte dei sovraccanoni, ovvero quella quota di potenza che arrivava dalle acque alte, perché la centrale si trova sotto i 500 metri di quota e la legge allora non prevedeva per centrali sotto quell'altitudine il pagamento dei sovraccanoni, ma ad alimentare la centrale sono appunto acque in quota, da qui l'accordo di corrispondere una parte dei sovraccanoni. Accordo che però secondo il Bim è venuto meno nel momento in cui con la finanziaria del 2012 lo Stato ha tolto il limite di altitudine stabilendo che tutte le centrali erano soggette al pagamento ai territori su cui insistono, come forma di compensazione per lo sfruttamento delle loro acque, dei sovraccanoni. Alla richiese del Bim di vedersi corrisposte tali risorse, arrivando a fare nel 2013 un ingiunzione di pagamento, si era opposta Edison che si era appellata al Tribunale, perdendo però la causa. Ci sono voluti circa otto anni ma alla fine la cabarbietà degli amministratori e soprattutto dei tecnici funzionari camuni del Bim è stata ripagata con un tesoretto aggiuntivo che servirà a finanziare progetti di sviluppo per la Valle Camonica.
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