NESSUN SOSPETTO COVID A INIZIO ANNO

NESSUN SOSPETTO COVID A INIZIO ANNO Si è registrato a marzo il boom di polmoniti in bergamasca. Dai dati complessivi provinciali Ats, risulta che le variazioni non consentono di rilevare ricoveri Covid a dicembre. Nessun sospetto quindi sui ricoveri avvenuti tra dicembre e febbraio in tutti gli ospedali bergamaschi. Ats sostiene che non potevano esserci avvisaglie di una presenza del coronavirus in provincia. Non lo si sapeva in primis perché, secondo i criteri delle circolari del ministero, a gennaio non potevano essere eseguiti i tamponi. Va aggiunto che il confronto con gli anni precedenti, non dava adito a sospetti di una presenza precoce di ricoveri per Polmoniti da SARS COV-2 in bergamasca. È questa la tesi dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo che ieri ha pubblicato i dati relativi all’andamento delle polmoniti virali in tutti gli ospedali orobici dal 2017 fino a febbraio 2020. Per avere un quadro molto più preciso di quello che stava accadendo mancano però ancora dati fondamentali: gli accessi al pronto soccorso, esclusi dai numeri pubblicati da Ats, le richieste di radiografie e tac al torace e di tac prescritte dai medici di famiglia, il consumo di farmaci antibiotici utilizzati nelle complicanze batteriche di polmoniti virali. Sono variabili che saranno indagate a fondo da Ats, come annunciato nella stessa nota di ieri. Un punto molto importante soprattutto dopo le tante testimonianze dei medici di famiglia che soprattutto in Valle Seriana avevano evidenziato la presenza di polmoniti «strane» fin da dicembre. L'insieme dei dati raccolti serviranno anche alla procura di Bergamo per fare luce sulla gestione dell’emergenza in provincia di Bergamo e soprattutto all’ospedale di Alzano Lombardo, dove sono stati individuati i primi due pazienti positivi al Covid-19, lo scorso 23 febbraio.

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