VIRUS C'E' ANCORA, LE MISURE LO TENGONO LONTANO
VIRUS C'E' ANCORA, LE MISURE LO TENGONO LONTANO Il dato più significativo, nella lettura dei bollettini Covid, riguarda il numero di pazienti in terapia intensiva e in ospedale, perché dà un'idea del livello non solo di diffusione ma anche di pericolosità del Coronavirus in questa fase. In Lombardia, le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono una trentina e quelle ricoverate in ospedale circa 170 e per la maggior parte dei pazienti a determinare il ricovero sono altre patologie aggravate dal Coronavirus. Il dato in Regione Lombardia quindi è confortante, perché ad un aumento costante delle persone guarite e dimesse corrisponde un calo continuo delle persone che si recano in ospedale con difficoltà respiratorie e quindi dei ricoveri e un calo dei decessi. In Italia 14 regioni non hanno pazienti di terapia intensiva e anche in provincia di Brescia e di Bergamo gli ospedali sono sempre più Covid free, liberi dal Covid. Sono più di 1 mln i tamponi effettuati in Lombardia in totale. Sono quindi persone che risultano positive senza avere sintomi tali da richiedere un ricovero, oppure sono debolmente positivi con una carica virale lieve oppure del tutto asintomatici. Per questo è fondamentale continuare ad utilizzare la mascherina e continuare a prestare attenzione alle norme di igiene e distanziamento, perché i dati, seppur confortanti, dimostrano che il Coronavirus è ancora presente e più ancora fare molto male, se lasciato libero di circolare, di raggiungere ad esempio le persone anziane o malate e di entrare ancora nelle Rsa. Il virsu quindi c'è ancora, è tenuto a bada in Italia dalle misure di contenimento che se allentate portano alla nascita di nuovi focolai, e in molti Paesi come gli Stati Uniti sta ancora dimostrando la sua letalità che non si ferma neppure con il caldo, come ipotizzato, e che sta raggiungendo il picco di diffusione con 220 mila casi al giorno a livello globale registrati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Per questo il Consiglio dei Ministri si appresta a rinnovare le misure di contagio nel nuovo decreto del 14 luglio, per tenere alta l'attenzione soprattutto sugli ingressi in Italia dai paesi a rischio, su sagre, feste, eventi e movida in generale, per evitare gli assembramenti, prorogando l'obligo della mascherina nei luoghi chiusi e lo stato di emergenza fino alla fine dell'anno.
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