IL PD CAMUNO SUI FONDI EX-ODI
Il PD di Valle Camonica per voce del segretario Pierluigi Mottinelli, chiede a Regione Lombardia e al Comitato del Fondo Comuni di Confine, che i fondi ex Odi vengano distribuiti più equamente tra Valle Camonica e Valtellina. Un tema, la distribuzione delle risorse messe a disposizione dalle provincia di Trento e Bolzano per lo sviluppo dei comuni di Confine, che sta a cuore all'ex presidente della Provincia di Brescia che nel 2015 aveva sottolineato la disparità tra le risorse alla provincia di Sondrio, dove sono soltanto due i comuni interessati, rispetto a quelle date in proporzione alla provincia di Brescia dove sono invece 11 i comuni confinanti, ovvero Bagolino, Breno, Ceto, Cevo, Idro, Limone, Magaza, Ponte di Legno, Saviore, Valvestino e Tremosine. Le preoccupazioni sulle sperequazioni tra Valtellina e Valle Camonica sono state espresse sia da parte della rappresentante dei Comuni Bresciano Marina Lanzetti ( Sindaco di Ceto ) sia dal delegato dalla Provincia di Brescia, il Consigliere Gianpiero Bressanelli e il tema è approdato in assemblea in comunità montana e al Bim di Valle Camonica, spingendo il Pd ad intervenire a sostegno della Provincia di Brescia e degli enti comprensoriali nel chiedere al Presidente del Comitato Paritetico Roger De Menech, il rispetto dell'impegno preso in passato di superare tale disparità. Dai Fondi per i Comuni di Confine dal 2013 al 2018 sono arrivati 500 mila euro all'anno per ciascun comune e quasi 48 mln di euro in totale ai comuni bresciani, cui si aggiungono 8 mln messi a disposizione dalla provincia di Brescia per realizzare progetti rivolti a tutto il territorio bresciano, perché, rispetto al passato, oggi i fondi ex Odi vengono condivisi dai Comuni di Confine con gli altri comuni delle stesse aree omogenee, che presentano unite progetti di sviluppo da finanziare tramite queste risorse. L’occasione, secondo Mottinelli, è anche quella di chiedere una revisione della Legge, introducendo nel Comitato Paritetico le Province, non solo quelle di Belluno e Sondrio, e coinvolgendo le comunità montana nella definizione e deliberazione dei piani di sviluppo pruriennali, dove sono definite le opere da realizzare.
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