DANNEGGIAMENTI E SPACCIO: CINQUE FERMI

Spacciavano cocaina agli ospiti di una comunità di recupero, fermati tre pusher. Al lavoro i carabinieri della stazione di Edolo. A Darfo, invece, in manette sono finiti, in due distinte operazioni due pregiudicati protagonisti di minacce e danneggiamenti. Hanno avuto il loro bel da fare nel fine settimana i carabinieri del capitano Filiberto Rosano comandante della compagnia di Breno. Gli uomini del maresciallo Fazio di Edolo hanno fermato tre pusher che, tra le altre cose, fornivano droga agli ospiti della comunità terapeutica Exodus di Sonico. A segnalare che c'erano movimenti sospetti era stato lo stesso responsabile della comunità che tempo fa aveva denunciato la cosa anche tramite i media locali. E così, dopo accurate indagini nella mattina del 10 settembre i Carabinieri della Stazione di Edolo, con la collaborazione di personale del Nucleo Cinofili di Orio al Serio (Bg), hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare, emesso dal Tribunale di Brescia per spaccio. Le indagini hanno consentito di identificare ed indagare tre spacciatori stranieri, responsabili di svariate cessioni di cocaina a favore di alcuni ospiti della comunità terapeutica Exodus di Sonico, oltre che ad altri tossicodipendenti residenti in alta valle. Sono tre uomini, tutti di origine marocchina, tutti pregiudicati, due – un 43enne e un 35enne residenti a Berzo Demo – il terzo, un 31enne a Modena. I Carabinieri sono riusciti a ricostruire i contatti tra gli spacciatori e i clienti che acquistavano singole dosi da mezzo grammo di coca del costo di 80 euro. Una volta accertate le modalità con le quali avvenivano gli incontri, individuati i luoghi ove venivano effettuate le consegne di stupefacente e dopo aver raccolto le testimonianze da alcuni ospiti inseriti nel programma di recupero, hanno depositato l’esito delle indagini alla Procura della Repubblica di Brescia. Il GIP ha applicato nei confronti del 43enne, attualmente detenuto in carcere, il divieto di dimora nella provincia di Brescia, mentre gli altri due indagati sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione giornaliero alla PG. Altri due fermi nel fine settimana in due diverse operazioni. Sabato pomeriggio, i militari della Stazione di Darfo Boario Terme – coordinati dal maresciallo Guariglia - sono intervenuti presso l’albergo Adamello per prestare soccorso al titolare, che aveva segnalato al 112 la presenza di un giovane esagitato, che stava danneggiando la porta d’ingresso della sua attività commerciale. Il 26enne, residente a Ossimo, aveva poco prima discusso per strada con suo cugino. Era fuori controllo e all’arrivo della pattuglia si è scagliato contro i militari che, dopo averlo bloccato, lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha convalidato il fermo e ha disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione giornaliera alla PG. Lo stesso reato è stato contestato a un pregiudicato 34enne residente a Piancogno con la sua famiglia. Verso le ore 22.00 di domenica sera, l’operaio ha dapprima danneggiato alcuni veicoli che erano posteggiati nei pressi del bar dell’autostazione, poi entrato nel locale e, con un coltello, ha minacciato il titolore ed i clienti, fra loro anche alcuni minori, ha addiruttura tentato di acoltellare un uomo che è riuscito a schivare il colpo. Nel frattempo allertati dai passanti sono arrivate in posto tre pattuglie dei carabinieri del comando di Breno che non senza difficoltà hanno fermato l'uomo. Aveva in tasca un coltello a serramanico con la lama di dieci centimetri. Per il 36enne il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere. Da un primo bilancio pare che l'uomo abbia danneggiato almeno due auto e un paio di moto. I carabinieri stanno verificando se vi siano altre vittime che si fossero allontanate prima del loro arrivo. Sono stati provocati danni anche agli arredi del bar e al postamat del vicino ufficio postale.

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