BOOM DI FUNGHI NEI BOSCHI CAMUNI

Porcini, russule, cantarelli e chiodini. Dopo le piogge ed il caldo è boom di miceti sui monti bresciani dove la raccolta di funghi si prennauncia davvero interessante. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti regionale sull’inizio delle attività di raccolta che registra un vero boom spinta dal ritorno di sole e alte temperature, dallo sbocciare di una gran quantità di miceti, ma anche dalla voglia di trascorrere tempo libero all’aria aperta passeggiando tra i boschi senza stress da distanziamento sociale per l’emergenza Covid. Nella nostra provincia sono 171 mila gli ettori di boschi dove si possono raccogliere miceti. In Valle Camonica, per ora, dicono i micologi si rileva un'importante presenza di porcini a zone, per ora sono pochi i chiodini  e si stanno aspettando le russule. E così dopo una stagione davvero interessante per la montagna – anche se con presenze di turisti mordi e fuggi, si apre un'altra occasione. La raccolta di funghi può infatti generare un indotto per il settore turistico e della ristorazione. Attenzione però perché per la raccolta ci sono delle regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri (nei territori sono comunque presenti presidi micologici a cui rivolgersi). Per la raccolta è necessario utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica. E siccome purtroppo la stagione dei funghi nelle nostre valli è spesso accompagnata anche da incidenti montani che si trasformano sovente in tragedie, coldiretti ha stilato un decalogo di sicurezza: è necessario scegliere itinerari alla propria portata, evitare escursioni in solitaria o comunicare il proprio itinerario, prima di partire controllare le previsioni meteo, usare scarpe e vestiti adatti, fare scorta di acqua e cibo.

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