TRE ARRESTI PER SPACCIO
Bastava una telefonata o un messaggio per farsi consegnare la roba direttamente a casa propria. Agivano in due, cosicché i tempi di consegna erano ottimizzati, uno scendeva, l'altro aspettava in auto. Ma i due marocchini di 33 e 44 anni, incensurati, non hanno fatto i conti con i carabinieri di Breno ed i posti di controllo che vengono organizzati regolarmente sulle strade del territorio. E' proprio durante uno di questi controlli che i militari della stazione di Breno, fermati i due marocchini, senza precedenti, si sono comunque insospettiti e dopo aver proceduto al controllo dei loro documenti, hanno deciso di perquisirli. Il loro fiuto non ha fallito: dalle tasche dei pantaloni del più giovane sono infatti spuntate fuori sei dosi di cocaina e cento euro in contanti. Il 33enne ha poi riferito di aver consegnato due dosi di coca a dei clienti che aveva incontrato prima del fermo. Un involucro con cinque grammi di polvere bianca è invece stato recuperato addosso al conducente. Ai militari e al Giudice i due arrestati hanno confermato, forse per alleggerire, collaborando, la propria posizione di effettuare consegne a domicilio di droga. Il giudice ha convalidato il fermo dei due, dopo aver richiesto, tramite il proprio legale di patteggiare, sono tornati in libertà. Dovrà invece presentarsi all'autorità di polizia giudiziaria il 46enne di Bossico fermato dai carabinieri di Sovere nella serata di venerdì durante controlli organizzati dalla compagnia di Clusone proprio per prevenire e reprimere reati legati allo spaccio. L'uomo, disoccupato, aveva in casa 200 grammi di hashish, 140 occultati nella biancheria intima – 60 in un cassetto della cucina, una sigaretta di marijuana sul tavolo e materiale per il confezionamento della roba.
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