SPARATORIA A ROGNO
Aveva già i soldi in mano e pensava di aver concluso l'affare e aver portato a termine il suo colpo, un'estorsione con la cosiddetta tecnica del "cavallo di ritorno", quindi quando ha visto che i carabinieri di Darfo – che si erano appostati in zona, allertati dalla vittima – ha avuto una reazione violenta, è salito repentinamente in auto ed è sgommato via eludendo stop, non rispettando i sensi unici creando caos e panico, dietro la pattuglia dei carabinieri della stazione di Darfo che nel frattempo aveva chiesto rinforzi. Così fino a Bessimo lungo strade comunali e la statale 42. Alla rotonda fra l'Adamello e l'Airone i carabinieri riescono a raggiungerlo, sembra che voglia arrendersi e invece quando i militari scendono dall'auto cerca di investire il maresciallo che a quel punto esplode un colpo di pistola, nonostante sia lievemente ferito l'uomo prosegue la sua folle fuga fino alla zona industriale di Rogno, quindi viene fermato. E' finito così in manette in ospedale a Brescia – dove si trova tuttora piantonato dai carabinieri in attesa del suo trasferimento in carcere un pregiudicato 52enne di Darfo che nel pomeriggio di questa domenica ha tentato di sfuggire all'arresto in flagranza dei carabinieri della stazione di Darfo che, informati dalla vittima - un rinvenditore di biciclette bergamasco – attendevano per coglierlo sul fatto nel luogo ed all'ora stabilita per riconsegnare al legittimo proprietario – previo pagamento di un “riscatto” - una bici elettrica che gli era stata rubata nei giorni scorsi. Alla vista dei militari l'uomo, una vecchia cononoscenza delle forze dell'ordine, è però riuscito a montare a bordo della sua auto, una Golf e a darsi ad una rocambolesca fuga tra Darfo e Rogno. Quando però i militari della stazione di Darfo – raggiunti nel frattempo da altre pattuglie – gli sono arrivati alle calcagna non si è dato per vinto e per tentare nuovamente di sottrarsi all'arresto ha cercato di investire uno dei carabinieri. Per fermarlo questi ha sparato un colpo di pistola che ha lievemente ferito l'estorsore ad una gamba. Ora il pregiudicato dovrà rispondere oltre che di estorsione anche di resistenza a pubblico ufficiale. In auto i militari hanno trovato anche della droga, cocaina, lui stesso avrebbe ammesso di averne fatto uso prima di portare a termine l'estorsione che aveva pianificato nei minimi dettagli, tranne uno: la possibilità che ci fossero in zona anche i carabinieri. Per chiarire quando accaduto nel pomeriggio i vertici dell'arma si sono intrattenuti fino a tarda serata nella caserma della stazione di Darfo e nella giornata di oggi hanno proseguito con riscontri ed accertamenti.
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