TROVATO CRANIO A SERLE, E' DI IUSCHRA?

TROVATO CRANIO A SERLE, E' DI IUSCHRA? A più di due anni di distanza dalla scomparsa della piccola Iuschra Gazi sull'Altopiano di Cariadeghe, dopo più di 26 mesi senza un indizio e senza una traccia, in quella zona, per la precisione nel bosco tra Caino, Serle e l'altopiano, viene ritrovato un cranio umano di piccole dimensioni, forse quello di un bambino o una bambina. Inevitabile pensare alla 12enne bengalese, affetta da autismo, che il 19 luglio di due anni fa si trovava in quei boschi per una gita insieme con altri ragazzi disabili e con i volontari della Fondazione Fobap, quando si sarebbe messa a correre sparendo nel nulla. A trovare il teschio su cui ora sono in corso le analisi del DNA e della scientifica, sono stati alcuni cacciatori nella mattinata di questa domenica. Era in un cespuglio, in ottimo stato di conservazione, ed è stato subito consegnato ai carabinieri che hanno informato l'autorità giudiziaria. La zona è quella battuta da decine di volontari, soccorritori e forze dell'ordine, per mesi. 1500 persone avevano setacciato un'area carsica, di 750 ettari, caratterizzata dalla presenza di 135 grotte carsiche, alcune di queste esplorate dagli speleologi del soccorso alpino, nell'ipotesi che la bambina potesse essere caduta all'interno di una delle tante covità rocciose che sull'Altopiano si aprono nel terreno. Per la scomparsa di Iuscra l'animatrice della Fondazione Fobap responsabile per quella gita, indagata nel fascicolo aperto per omicidio colposo, ha patteggiato a giugno una pena di otto mesi dopo che la Fondazione ha risarcito la famiglia della bambina, ma il processo, che ha chiarito le responsabilità, non ha dato risposte alla domenda che i genitori in tutti questi mesi si sono posti ogni giorno, e con loro tutti coloro che hanno seguito la vicenda: che fine ha fatto Iuscra? Nei mesi seguenti la scomparsa era stata anche presa in considerazione l'ipotesi di un rapimento, mai supportata però da indizi concreti. Nessun vestito, nessun indizio, nessuna traccia, per più di due anni, fino al ritrovamento del cranio di questa domenica. Ora si attendono le analisi degli anatomopatologi di medicina generale, ci vorranno almeno due settimane per sapere se quel cranio appartiene a Iuschra oppure se con la scomparsa della piccola, non c'entra nulla. Ed è stato un altro cacciatore a trovare, sempre questa domenica mattina in un campo della frazione di Barzo, a Gussago, i resti di un corpo. All'identità si è risaliti grazie al portafoglio trovato tra i vestiti. E' quello dell'imbianchino di 51 anni di cui si erano perse le tracce dal 28 luglio dopo che, in seguito ad una caduta mentre dipengeva una ringhiera, si era recato al pronto soccorso di Sant'Anna. Aveva battuto la testa. Dopo le cure mediche di lui si erano perse le tracce, fino al ritrovamento di questa domenica. Sono in corso le indagini per risalire alla causa della morte. Ed è stato portato via nel sonno dal Sesia, il cacciatore 77enne di Castel Mella Renato Mantovani, sorpreso dalla pinea del fiume mentre dormiva nella sua cascina a Palestro, in provincia di Pavia.

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