C’E’ VOGLIA DI COLTIVARE

Il desiderio di mantenere vive le tradizioni di un tempo, anche alla luce delle restrizioni imposte dalla pandemia la scorsa primavera, ha prevalso su tutto e, nei giorni scorsi, si è tenuta a Cimbergo la sesta edizione del premio dedicato al Miglior orto alpino della Valle Camonica. Un riconoscimento quest’anno tutt’altro che scontato dopo che in molti, durante il lockdown, si sono visti costretti a rinunciare alle proprie coltivazioni. Un amore atavico per la cura del proprio orto, dei propri appezzamenti che, tuttavia, anche in quest’annata particolarmente difficile non si è fatto mancare. Diciassette i partecipanti da tutta la Valle, meno che in passato per i noti motivi legati al Coronavirus, ma rappresentanti significativi di tutti gli orticoltori camuni. Quest’anno non un solo vincitore, ma cinque premi assegnati ex-aequo a Giacomo Mario Polonioli di Cimbergo, Alessandro Narcisi di Ponte di Legno, Livio Pasinetti di Saviore dell’Adamello, Antonio Surpi di Niardo e Francesco Pezzoni di Malegno, a cui si sono aggiunte anche alcune menzioni speciali: per la partecipazione a Luigi Plona di Corteno, vincitore della prima edizione; per l’orto in villa ad Anna Goggi di Breno; per l’orto delle erbe sapienti/buone a Serena Gelfi di Ossimo Superiore; per l’orto mediterraneo a Silvano Arrigoni di Piancogno, vincitore della scorsa edizione; l’ultima è andata a Monia Tiberti di Valle di Saviore. Soddisfatto l’assessore al parco Massimo Maugeri, che ha così colto l’occasione per ringraziare i cittadini che, nonostante le difficoltà, si sono comunque impegnati a valorizzare il territorio, generando un valore aggiunto per l’intera comunità.

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