TROPPA NEVE: EVACUATE CASE E CHIUSE STRADE
Il sopralluogo del nivolgo di questa domenica a Campolaro, per via del brutto tempo e della scarsa visibilità, non ha permesso di valutare il pericolo valanghe sulla SP345 e quindi la strada delle Tre Valli tra Nodano e Campolaro resta chiusa fino a quando le condizioni meteo non permetteranno nuovi sopralluoghi. Le persone che avevano raggiunto le seconde case per Capodanno rischiavano di restare bloccate con le loro auto in seguito alla slavina caduta questo sabato 2 gennaio intorno alle 14.00 ma l'intervento della Provincia e dei tecnici ha permesso di liberare la strada quanto bastava per permettere alle persone presenti nelle di portare le loro auto a valle della strada chiusa. Così le seconde cose non sono state evacute: le persone che volevano restare in zona fino all'Epifania hanno potuto fare rientro nelle case, con l'unica accortezza di raggiungere le auto lasciate a valle a piedi percorrendo la vecchia strada forestale. Per riaprire la strada è necessario escludere il pericolo di nuovi distacchi ma per fare questo, per consentire la valutazione del nivologo e il distacco artificaile di valanghe in bilico, deve smettere di nevicare. Nella notte tra sabato e domenica sono caduti altri 60 cm di neve fresca sopra i 1500 metri e per altri tre o quattro giorni non ci saranno le conizioni per riaprire la strada. Un miglioramento delle condizioni meteo è previsto per l'Epifania. A bloccare il passaggio delle auto restano quindi i new jersey che qualcuno nelle scorse ore aveva spostato, mettendo in pericolo la sicurezza delle persone proprio nel giorno in cui altre due valanghe erano cadute sulla strada. Capolaro quindi resta semi isolata. Anche la strada che da 1200 porta a 1800 a Montecampione, già chiusa una prima volta con la grossa nevicata dell'8 dicembre, è stata chiusa di nuovo questa domenica 3 gennaio per l'alto pericolo valanghe che potrebbero staccarsi e riversarsi sulla strada. Circa venticinque persone, sopratutto famiglie, che si trovavano nelle baite di 1800 e al Secondino, sono state obbligate ad evacauare le case e a fare ritorno a valle e una volta scesi quasi tutti – gli ultimi rimasti saranno evacuati appena le condizioni meteo lo consentiranno - l'amministrazione comunale ha provveduto a fare chiudere la strada con un muro di neve ai 1200. La strada restarà chiusa fino a data da destinarsi, in attesa che smetta di nevicare e che si posso procedere con i disgaggi. Sotto osservazione ma sotto controllo altri punti critici sul fronte delle valanghe a Lozio, Ono San Pietro, Tonale e Ponte di Legno dove solitamente i distacchi avvengono in primavera quando c'è ancora più neve in quota.
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