RISTORATORI IN PIAZZA PER CAMBIARE LE COSE

Venerdì 15 gennaio a Brescia è andata in scena la protesta dei ristoratori che, dati alla mano, sostengono che non siano i ristoranti da mesi chiusi, la causa dei contagi, di nuovo in aumento. Presenti rappresentanti delle diverse associazioni bresciane, comprese l’associazione ristoratori di Valle Camonica e quella dei pubblici esercizi dell’alta Valle Camonica, ristoratori, cuochi, chef, baristi, camerieri e tutti coloro che risentono direttamente o indirettamente della chiusura delle attività di ristorazione. Le Associazioni camune così come Arthob (associazione ristoranti trattorie hostarie bresciane) presenti in piazza invitano gli associati a rispettare le regole ma a fare sentire la loro voce per chiedere che vengano cambiate. Ci sono ristoranti in cui da 40 posti a sedere si è passati a 16. “Assembramenti non ne facciamo” – garantiscono i ristoratori che chiedono più controlli per verificare l’applicazione delle buone intenzioni. Sono molte le aziende che gravitano attorno ai servizi di ristorazione e che lavorano nel campo ad esempio degli eventi. Presente anche il consorzio vini Igt Valle Camonica che rappresenta 14 associati che producono 140 mila bottiglie indirizzate in grande parte alla ristorazione. Presenti anche titolari di lavanderie il cui lavoro è strettamente collegato a quello del settore della ristorazione. Uno dei problemi principali riguarda l’assenza di prospettiva, l’incertezza cui il Coronavirus, un virus imprevedibile, condanna l’economia. Questo venerdì è stato anche il giorno dell’iniziativa “Io apro” che ha spinto alcuni baristi in città a Brescia a violare le disposizioni dei Dpcm. “Non vogliamo vivere di aiuti ma vogliamo lavorare”- affermano coloro che lavorano nei bar dove ci sarebbero le condizioni per garantire la sicurezza dei clienti. Nemmeno le multe e i controlli fanno paura a chi ha già quasi perso tutto.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori