A SCUOLA IN PRESENZA AL 50%

Massima prudenza è questa la parola d'ordine pronunciata dal Prefetto di Bergamo Antonio Ricci. Domani la Lombardia entra in zona gialla, ma la didattica in presenza nelle scuole superiori bergamasche resta al 50%. L’asticella non si alza al 75%, come sarebbe permesso dalla normativa vigente. La scelta spetta ai territori e quello bergamasco, compatto, ha deciso di mantenere una linea prudenziale. Il mondo della scuola ha condiviso questa impostazione. La dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Bergamo Patrizia Graziani, fa notare come alla fine gli studenti (circa 70 mila) siano tornati in aula al 50% all’uscita dalla zona rossa, quindi pochissimi giorni fa. “Sarebbe difficile per le scuole, aggiunge la dirigente scolastica, rivedere il piano organizzativo, portandolo al 75% la didattica in presenza, dopo così pochi giorni, e senza la certezza di quanto a lungo questa percentuale possa restare invariata, visto il cambiare delle zone, col rischio di dover tornare al 50% con la didattica in presenza, solo dopo una settimana”. Quella di lunedi 1 Febbraio si preannuncia una giornata test per il trasporto pubblico, con un offerta potenziata del 30-35%. Intanto, però, il consigliere regionale di “Cambiamo” Paolo Franco sottolinea la volontà di continuare con la riduzione sostanziale del servizio scolastico, a causa della non capacità di garantire il sistema dei trasporti, nonostante il ritorno in zona gialla. Franco annuncia: “Presenterò un’interrogazione urgente. Chi ha questa responsabilità gravissima deve uscire allo scoperto. Giocare sul futuro dei nostri ragazzi in nome della non capacità gestionale, non è consentito. Lo si deve alle famiglie, lo si deve ai ragazzi, lo si deve al loro futuro”.

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