RITORNO IN CLASSE GRADUALE
Passate le feste, il Governo rivaluterà l'indice Rt nelle varie regioni per stabilire quali possono passare in zona gialla, arancione nel caso di un indice Rt superiore all'1.25 e rossa nel caso di un Rt superiore all'1.50. Intanto si procede con le regole stabilite dal Decreto Natale, quindi lunedì 4 gennaio torniamo in zona arancione, il 5 e il 6 gennaio per l'Epifania torniamo zona rossa e il 7 gennaio di nuova zona arancione con il ritorno in classe al 50% degli studenti delle scuole superiori, anche se, nelle regioni che avranno un indice Rt elevato, quindi che verranno classificate come zone rosse o arancioni, la riapertura delle scuole superiori potrebbe slittare, proprio come avvenuto per gli impianti sciistici. Il timore è quello di vanificare gli sforzi fatti dagli italiani durante le feste. Sul rientro in aula degli studenti delle superiori, che in Lombardia dove le lezioni sono state riorganizzate su doppi turni, dalle 8 alle 14 o dalle 10 alle 16 con durata di 45′ con lezioni anche il sabato, il ritorno in classe alle superiori, sempre al 50% come stabilito dall'ordinanza del Ministero della Salute, non dovrebbe slittare, pesa infatti ancora il tema dei trasporti, nonostante le Prefetture in questi mesi con Comuni, Province, Regioni e Uffici scolastici provinciali, abbiano redatto piani per riorganizzare le corse degli autobus e gli orari di entrate e uscita degli studenti, mancano ancora autisti e mezzi per garantire un rientro a scuola totalmente in sicurezza e soprattutto per permettere il ritorno graduale in classe degli studenti almeno al 75% nei prossimi mesi. Secondo la Regione, stando alle prime stime, ancora provvisorie, per garantire il necessario distanziamento sui mezzi di trasporto e il loro conseguente potenziamento sarebbero necessari fondi per 100 milioni di euro. Sul piano trasporti si stanno confrontando, per la verità da maggio, le Prefetture, a Bergamo il piano prevede un aumento delle corse che va dal 42% al 30% e il ricorso anche di bus a noleggio. Per ora in provincia di Bergamo l'offerta di mezzi rispetto all'inizio del 2019, è aumentata del 10% coinvolgendo anche una quarantina di auobus privati con 200 corse al giorno. A questo si dovranno affiancare controli alle fermate, per monitorare su eventuali assembramenti, con l'aiuto delle forze di polizia. Un sistema che vede i trasporti, le scuole, le istituzioni e le forze dell'ordine unite per cercare di rendere possibile il ritorno sui banchi di scuola a tutti quegli studenti che a causa del Covid stanno rinunciando agli anni di scuola intesa non solo come lezioni ed apprendimento, ma come scuola di vita, di relazioni e di esperienze.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!