CAMPANE A STORMO PER LA MONTAGNA

Un tempo le tradizioni contadine usavano suonare le campane per scacciare l'inverno: questo venerdì le campane hanno suonato, invece, per richiamare l'inverno, la neve, la montagna, la gente, il lavoro, l'economia, la vita e la sopravvivenza di migliaia e migliaia di persone legate alle attività della montagna invernale. L'iniziativa lanciata dalla Rivista Sciare, prestigioso mensile che parla di sport invernali a tutto tondo, parafrasando il titolo di un famoso romanzo di Hernest Emiogway, è stata intitolata “Per chi suona la montagna”. Tutti i 15.000 maestri di sci italiani, ognuno nella propria località dove opera, coordinati dal Collegio Nazioanle e dall'Associazione maestri di sci, alle 10 in punto hanno fato risuonare le vallate con le campane dei loro paesi dando vita ad un significativo Flash Mob per svegliare le coscienze e ricordare a chi ha doveri di governo che senza la montagna che vive solo grazie alla sua gente ed alle sua attività l'Italia non può stare in piedi. Intanto ci sono alcuni importanti spiragli nel futuro alle porte: da domenica 7 febbraio Cortina ospita i Mondiali di sci alpino e, sempre nella attività agonistiche, si sta infittendo il calendario gare dei comitati Provinciali e Zonali della Fisi che, particolarmente a Brescia e a Bergamo, sono stati ideati e gestiti con coraggio nostante le difficoltà. Si spera, ora, nell'apertura del 15 febbraio: per le stazioni sciistiche a quote minori sarà un premio di consolazione, per chi ha quote maggiori, come nel caso del comprensorio Ponte Tonale di cui fa parte anche il ghiacciaio del Presena, potrebbe trattarsi di una stagione ridotta, ma tutto sommato ancora ricca di soddisfazioni.

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