IL RICORDO DELL'AMICO AMBASCIATORE
Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo ed il carabiniere Vittorio Iacovacci, l'autista congolese, a seguito dell'attacco da parte di bande di banditi avvenuto questo lunedì a Goma, hanno perso così la vita a bordo di un'auto non blindata che stava dirigendosi verso la sede della delegazione Onu per portare aiuti alle popolazioni ridotte alla fame. Sono finiti in un'imboscata di miliziani armati contro mezzi del World Food Programme in transito su una strada a nord della città di Goma, capoluogo della provincia orientale congolese del Nord Kivu. Nei prossimi giorni Luca Attanasio, originario di Limbiate, aveva promesso al Missionario camuno, Padre Rinaldo Do dei Missionari della Consolata, in Congo dal 1991, di andare a far visita a lui, ai suoi confratelli ed alla sua gente. Raggiunto da noi al telefono, Padre Rinaldo ricorda così Attanasio, uomo buono e fortemente religioso. Tempo fa in una pubblicazione camuna sugli emigranti qualcuno descrisse donne e uomini della Vallecamonica nel mondo come gli “emigranti del Vangelo”. Attanasio era così: aveva deposto i titoli ufficiali di eccellenza e semplicemente era Luca per tutti. Lui, con il carabiniere Vittorio Iacovacci, che avrebbe dovuto sposarsi a breve, erano semplicemente due bravi italiani, due persone per bene, due cittadini buoni e e rispettosi dei valori, partendo da quello fondamentale della salvaguardia della vita.
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