SEQUESTRATO IL PC DI LAURA
Le indagini si spostano anche a Brescia, nulla viene lasciato al caso per scoprire la verità sulla scomparsa di Laura Ziliani l'ex vigilessa di Temù impiegata al comune di Roncadelle scomparsa dall'8 maggio scorso. Le indagini coordinate dal pm Katy Bressanelli proseguono a 360 gradi. Dopo aver iscritto nel registro degli indagati due delle tre figlie della donna, la prima di 27 anni e l'ultima di 19 e il fidanzato della maggiore, nei giorni scorsi gli inquirenti sono tornati a cercare la donna fra la casa di Temù e i dintorni, ma in queste ore si sono presentati anche alla porta della casa di Brescia – dove Laura si era trasferita nel 2013, un anno dopo la morte del marito, rimasto sotto una valanga nel gennaio del 2012 – e sono andati dritti in cantina dove hanno prelevato e sequestrato il computer della donna. In questo momento si indaga per omicidio volontario ed occultamento di cadavere, nel registro degli indagati ci sono le figlia maggiore e il fidanzato, la sorella più piccola. Un atto dovuto per poter procedere con le indagini. Che al momento non stanno dando risultati, anche se vengono eseguite meticolosamente non lasciando nulla al caso. Il giallo è fitto: che fine ha fatto Laura. A Temù non si trova, chi la conosceva esclude il suicidio e l'allontamento volontario. E allora? Chi potrebbe averle fatto del male. Davvero quei dissidi in merito alla destinazione della casa di Temù – dove Laura passava tutti i fine settimana – e che le figlie volevano trasformare in un B&B contro il parere della madre potrebber aver causato una reazione così violenta? Sembra un'ipotesi assurda. Il cellulare di Laura è muto dalla sera prima della scomparsa, il GPS che metteva sempre durante le escursioni non si trova. E' possibile che proprio il giorno della scomparsa la donna avesse dimentica il primo e lasciato chissà dove il secondo. Coincidenze strane. Come già più volte ricordato la donna scompare l'8 maggio. Sono le figlie a chiedere aiuto quando non si prensenta ad un appuntamento con loro. L ricerche si mettono in moto nello stesso giorno, proseguono per giorni e giorni, gli specialisti del settore macinano 2500 chilometri nei dintorni, sorvolano con elicotteri e droni la zona, dragano la diga, di Laura nessuna traccia. Si trova una scarpa che i familiari dicono le appartenga tempo dopo vicino al torrente Fiumeclo. Gli inquirenti mantegono il più stretto riserbo ma questa settimana non sono passati inosservati i cani che hanno fatto fuori e dentro dalla cantina della casa di Temù, da un'altra cantina, quella di Brescia sequestrano il computer. Speriamo che qualcosa o qualcuno parli.
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