NUOVO APPELLO AL VACCINO

La Lombardia ha superato quota 11 milioni di somministrazioni e fra pochi giorni la Regione raggiungerà il traguardo dei 7 milioni di aderenti. A fare il punto sull'andamento della campagna vaccinale è la vicepresidente Letizia Moratti che rivolge un nuovo appello a tutti coloro che ancora non si sono vaccinati affinché provvedano a prenotare la vaccinazione con fiducia e senza tentennamenti. In particolare l'appello dell'assessore regionale al welfare è rivolto agli over 60, la categoria più a rischio, ma anche agli adolescenti e giovani, alle loro famiglie e a tutto il personale scolastico, che dopo l'estate desiderano un ritorno alla scuola in presenza.I dati a livello nazionale parlano di più di 27 mln di persone vaccinate, pari al 51% della popolazione con più di 12 anni. Un italiano su due di quelli vaccinabili (dai 12 anni) quindi ha completato il ciclo di immunizzazione. In provincia di Brescia, il 76,7% della popolazione ha ricevuto la prima dose. Più di 1 mln le dosi somministrate al primo luglio in provincia di Bergamo dall'Ats di Bergamo. Dal 12 aprile, data di avvio dell’attività vaccinale sui centri massivi della Valle Camonica, sono stati vaccinati . 53.786 utenti con prima dose e 27.689 con seconda dose. “La guerra contro il Covid - ha concluso Letizia Moratti - non è ancora vinta, ma siamo sulla buona strada. Più sono le persone vaccinate e meno il virus potrà colpire. Varianti comprese. Lo dimostra la crescita dei contagi che si registra in Gran Bretagna ad esempio, dove la maggior parte della popolazione è vaccinata, ma dove non si registra un incremento parallelo dell'ospedalizzazione. Sebbene anche in Italia, in Lombardia e nelle nostre province, i contagi a causa della variente Delta siano tornati a crescere, gli ospedali sono sempre più liberi dal Covid. Le terapie intensive non ospitano più ricoverati a causa del Coronavirus e l'ospedale di Esine ad esempio è Covid free. Per quanto riguarda i nuovi positivi, ben il 90% ha meno di 50 anni, oltre la metà ha meno di 25 anni, soltanto una persona ha più di 75 anni; segno che il vaccino non protegge solo da conseguenze gravi del contagio ma anche dal contagio stesso.

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