24 ANNI PER IL DELITTO DI ENTRATICO

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Venerdi, durante la requisitoria, la pm Carmen Santoro ha chiesto la condanna, sia per il presunto omicida che per l’amico che avrebbe tentato di coprirlo: 24 anni per Surinder Pal, indiano di 58 anni, residente a Casazza e ora detenuto nel carcere di via Gleno, imputato di omicidio volontario per la morte del suo datore di lavoro Cosimo Errico, 58 anni, docente dell’istituto Natta di Bergamo e titolare della cascina didattica di Entratico dove il 3 ottobre 2018 s’è consumato il delitto. 4 invece sono gli anni per favoreggiamento al coinquilino e connazionale Mandip Singh, 39 anni, rimasto sempre a piede libero. La prova non c’è come ammesso dalla pm, ma ci sarebbero numerosi indizi, gravi, precisi e concordanti. Uno su cui più si è dibattuto è l’impronta insanguinata di una suola trovata accanto al corpo della vittima. Una suola con la lettera C rimasta impressa sul pavimento. I carabinieri hanno scoperto essere una Carrera modello «Jeans & co.», numero 42/43, e che solo tre paia del modello sono state vendute a Bergamo. Uno fu acquistato da Gisella Borgonzoni, moglie della vittima. Ma, ha ricordato ieri il pm, il prof era solito regalare indumenti e scarpe ai dipendenti. Le scarpe dell’assassino non sono però mai state trovate. Di parere opposto la difesa, che invoca l’assoluzione sostenendo che la somma degli indizi non arriverebbe a formare una prova. Il movente, secondo l’accusa, sono i soldi, ossia 635 euro, parte dell’incasso ricevuto la mattina da due scolaresche. Pal, ha rimarcato ieri il pm, beveva ed era ludopatico, quindi era alla continua ricerca di denaro e in passato si sarebbe reso responsabile di diversi furtarelli in cascina. L’indiano sarebbe tornato dopo l’orario di lavoro - l’omicidio viene consumato, per l’accusa, tra le 18,39 e le 18,51 -, per prendere il denaro, ma sarebbe stato scoperto dalla vittima, di ritorno dal supermercato, che avrebbe minacciato di licenziarlo. La sentenza il 25 ottobre.

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