ONORE AI CINQUE MARTIRI DI EDOLO
Solenne e commossa cerimonia questo lunedì mattina a Edolo Mù per ricordare i 5 giovani partigiani uccisi l'11 aprile 1945, proprio nel luogo dove oggi sorge il cippo in granito con il loro nome: Gregorio Canti, Vitale Ghiroldi, Vittorio Negri, Giovanni Scilini e Giovanni Venturini, fucilati dalle camice nere della Legione Tagliamento dopo aver subito per settimane inenarrabili torture. La manifestazione è stata organizzata dall'Associazione Fiamme Verdi, in collaborazione con il Comune di Edolo e l’Ecomuseo della Resistenza ed ha visto presenti finalmente anche i ragazzi delle scuole di Edolo, dell'Aprica, di Tirano e di Tresenda, con i loro insegnanti, i sindaci dei paesi di origine dei 5 martiri, autorità civili, militari e religiose, rappresentanti di associazioni combattentistiche e d'arma. Da parte di tutti è stato sottolineato come questo sia il tempo dell'impegno come accadde 77 anni fa in questo luogo. Dove i martiri di Edolo bandirono l'indifferenza. Ieri come oggi è necessario non voltare la testa. Gli interventi del Sindaco di Edolo Luca Masneri anche a nome dei suoi colleghi, del rappresentante delle Fiamme verdi camune Stefano Sandrinelli, della dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo di Edolo, Mina Andreoli, del parroco di Edolo Don Marco Jacomino e del cappellano delle Fiamme Verdi Mons. Tino Clementi, con la conclusione della Preghiera del ribelle di Teresio Olivelli, magistralmente interpretata da Giovanni Gari della Cooperativa Cardo di Edolo. Il figlio ed il nipote di 2 martiri hanno deposto un mazzo di fiori al monumento, mentre i ragazzi hanno cantato in coro l'Inno nazionale che ha aperto la celebrazione ed hanno concluso con “Bella ciao”, mai come in questa cerimonia tanto opportuno.
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