OMICIDIO CASATI, QUALI LE RAGIONI?
Si indaga per risalire alle ragioni che hanno portato Silvana Erzembergher ad esplodere sette colpi con la sua calibro 38 contro Luigi Casati e Monica Leoni, uccidendo il primo e ferendo la moglie, ora fortunatamente fuori pericolo. Pare che la coppia fosse diventata un’ossessione per la 71enne. In realtà, contrariamente a quanto risulterebbe da alcune immagini filmate, sarebbe proprio Silvana a citofonare in orari poco opportuni ai vicini della palazzina di via Brasside a Treviglio. Tanto che qualcuno aveva deciso di collocare una telecamera nascosta, che alle 6, otto minuti e 7 secondi del mattino del mercoledì 24 novembre scorso, riprende proprio la settantunenne che, restando a lato e allungando soltanto il braccio destro e facendo una smorfia, schiaccia uno dei campanelli del suo condominio, non quello dei Casati, per poi allontanarsi furtivamente una volta attivata la luce della videocamera del citofono. Da capire ora quali fossero le ragioni del gesto. La settantunenne si trova sempre ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, piantonata in stato di arresto, dopo aver accusato un malore in caserma a Treviglio alcune ore dopo l’arresto. Proprio qui sabato si è tenuto l’interrogatorio di convalida. Nello stesso nosocomio si trova ricoverata, dopo l’intervento chirurgico alla gamba, Monica Leoni, le cui condizioni stanno pian piano migliorando. Nella mattinata di domani, sempre al Papa Giovanni, verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Luigi Casati: l’esame potrà fornire qualche elemento in più sulla dinamica dei fatti e chiarire, per esempio, da quale distanza l’ex ambulante, abbia esploso i colpi di pistola, quattro per l’esattezza, costati la vita al vicino di casa, che era appena uscito a portare a spasso il cagnolino. Proprio gli spari avevano richiamato l’attenzione di Monica Leoni, scesa per soccorrere il marito e anche lei raggiunta dai colpi.
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