LEGIONELLOSI: CASI A CLUSONE E ROVETTA

Sono 5 i cittadini residenti a Clusone e 2 a Rovetta che dopo essersi recati domenica all’ospedale Locatelli di Piario, veniva diagnosticata legionellosi. Scattava quindi l’iter previsto. I sindaci dei due comuni, Massimo Morstabilini di Clusone e Mauro Marinoni di Rovetta, hanno condiviso un comunicato nel quale si legge: “Ats Bergamo ha preso in carico la situazione e sta eseguendo la necessaria indagine epidemiologica e le verifiche funzionali a comprendere l’origine dell’infezione. La Direzione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Bergamo ha confermato che non esistono elementi per attuare interventi di limitazione della vita quotidiana dei cittadini, incluso l’utilizzo della risorsa idrica. Prendiamo atto con apprensione dell’avviso reso pubblico dal sindaco di Clusone in merito al problema di infezione da legionellosi. - commenta l’amministratore delegato Uniacque, Pierangelo Bertocchi - Seguiamo con attenzione le indagini e le analisi svolte dall’autorità sanitaria, Ats Bergamo, che comunque confermano non sussistere elementi per limitare l’uso dell’acqua potabile”. “Al momento non siamo a conoscenza del piano di controllo di Ats, ovvero di dove saranno effettuati i controlli, ha sottolineato il sindaco di Clusone, sappiamo che cercheranno di raccogliere informazioni dai 7 cittadini alla ricerca anche di un possibile punto comune di contagio e che le analisi partiranno dalle informazioni raccolte». Per avere i risultati bisognerà quindi attendere la conclusione delle analisi”. La legionellosi è una malattia infettiva causata dal batterio Legionella che si riproduce velocemente in ambienti caldo-umidi, soprattutto nelle condutture idriche e nei condizionatori. Colpisce soprattutto gli anziani, i fumatori e i pazienti immuno-compromessi o con patologie polmonari pregresse. La legionellosi determina prevalentemente una polmonite atipica con febbre alta, brividi, cefalea, mialgia, letargia, stato confusionale e malessere.

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