LEGIONELLA, NUOVO CASO A GAZZANIGA
I casi di legionella si allargano anche in media Valle Seriana, anche se con un solo nuovo caso, registrato a Gazzaniga. In base ai dati a disposizione di Ats Bergamo, sono 12 le persone colpite dal batterio a partire dal 29 giugno: lunedì erano in totale 7, di Clusone e Rovetta, saliti il giorno dopo a 11, con un contagiato anche di Onore, mentre nella mattinata di mercoledi l’Ats ha aggiunto al suo report anche un giovane di Gazzaniga, la cui segnalazione era giunta all’Agenzia di tutela della salute nella tarda serata di martedi. Una situazione nella quale, almeno per ora, non sono segnalati nuovi ricoveri. Il nuovo caso di Gazzaniga riguarda un giovane, ricoverato per altre cause al Papa Giovanni di Bergamo, al quale è stata diagnosticata la legionellosi. Il paziente aveva iniziato a manifestare i sintomi dell’infezione già il 30 giugno scorso. Buone le notizie dal fronte ricoveri, quattro i dimessi dall’ospedale di Piario, ma che dovranno seguire la terapia da casa, mentre il contagiato ricoverato nella terapia intensiva del «Bolognini» di Seriate pare in via di miglioramento. Ora si attende l’esito dei campionamenti effettuati sugli impianti idrici e di climatizzazione delle case dei contagiati così come alle varie fontanelle pubbliche di Clusone e Rovetta. Determinante, come già abbiamo avuto modo di ricordare, sarà capire i luoghi frequentati dai pazienti, fino a 10 giorni prima della comparsa dei sintomi,il periodo di incubazione. Se si dovesse scoprire che il giovane di Gazzaniga ha frequentato luoghi nei dintorni di Clusone, area di tutti gli altri casi, si avrebbe un indizio in più per capire l’origine di questo focolaio. Massimo Morstabilini, sindaco di Clusone ha ribadito: “stiamo cercando di avere più informazioni possibili. Un po’ di apprensione c’è, la gente vuole capire. Noi sindaci interessati da questi casi abbiamo chiesto ad Ats e Asst che possa essere fatto un incontro quotidiano per avere un aggiornamento costante. Ci sono cittadini che si stanno molto preoccupando. il messaggio che l’acquedotto di Clusone sia inquinato, non ha alcun fondamento”.
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