BALZO DEI CONTAGI COVID SUL LAVORO
Dopo un mese e mezzo abbondante di crescita ininterrotta, la curva dei pazienti Covid, vira finalmente all’ingiù, con i casi fra Bergamo città e provincia scesi del 23,6%. Il Covid sembra essere diventato un fattore di rischio ormai «strutturale» e non più emergenziale, grazie anche alla vaccinazione che ha ridotto drasticamente la probabilità di malattia grave. Lo si evince dai numeri rilevati nei luoghi di lavoro, anche se in forma diversa rispetto alla prima ondata. Nei primi sei mesi del 2022 in Bergamasca si sono aggiunte 608 nuove denunce per infortunio da Covid, contro le 396 registrate tra gennaio e giugno 2021. Un incremento del 53,5%: nel primo semestre di quest’anno, tra l’altro, si sono già avute più denunce rispetto alle 514 dell’intero 2021. È quanto emerge dal nuovo report dell’Inail riguardante l’impatto della pandemia sui lavoratori: in tutta Italia si assiste a un colpo di coda del contagio, per via dell’elevatissima diffusività di Omicron. Basti pensare che nel Paese solo nei primi tre mesi del 2022 si era già superato il numero di denunce segnalate in tutto il 2021.Chiaro è che la variante porta sintomi decisamente meno gravi. Da inizio pandemia, sono stati 3.939 i lavoratori bergamaschi che hanno presentato denuncia per infortunio sul lavoro da Covid: 55 le denunce con esito mortale. Il 71% delle denunce è stato presentato da lavoratrici; la sanità e l’assistenza sociale sono le attività più colpite.
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