CALDO ESTIVO, LATTE IN CALO NEL BRESCIANO

Negli ultimi giorni il meteo ci ha donato un po’ di refrigerio, ma le roventi temperature estive – nettamente sopra la media - registrate in questi mesi hanno ormai lasciato strascichi un po’ ovunque, un caldo generalizzato che ha sconquassato anche gli allevamenti bresciani. A lanciare l’allarme, in una nota diffusa alla stampa, è stata Confagricoltura che ha rilevato dei sensibili cali produttivi nella produzione del latte in provincia. Secondo i dati storici in possesso il calo fisiologico medio per le temperature estive si attestava attorno al 15-20 per cento, mentre in questo 2022, a causa delle perduranti temperature elevate, la riduzione si sarebbero quasi raddoppiata con punte del – 30% o, in alcuni casi, anche del 40. Ad aggravare la situazione, sempre secondo Confagricoltura, anche un altro fattore: a causa dell’aumento smodato dei costi delle materie prime (come soia e proteine) gli allevatori si sono visti costretti a modificare le razioni alimentari delle bovine, fornendo così una razione meno concentrata.  Come affermato da Luigi Barbieri, presidente della sezione Latte di Confagricoltura Brescia “Il calo vero e proprio inizierà fin da ora e sarà amplificato nei prossimi mesi. Le mandrie hanno sofferto molto il caldo e, per farvi fronte, sono stati utilizzati sistemi di ventilazione e raffrescamento sempre più sofisticati, ma i bovini risentiranno comunque questo stress da caldo nei mesi successivi”. Non si tratta dunque di un problema meramente quantitativo, ma anche qualitativo, visto che quest’anno, sempre a causa della siccità e delle temperature bollenti, anche le produzioni agricole sono notevolmente ridotte.

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