QUI E' NATA LA COSTITUZIONE

”Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione”. Così diceva Piero Calamandrei. Le montagne della Valle Camonica, il Mortirolo in modo particolare sono luoghi dove la memoria diventa viva lo hanno sottolineato sia il relatore ufficiale della commemorazione odierna che il vice presidente nazionale delle Fiamme Verdi presente oggi sulle montagne della resistenza camuna. Le montagne del Mortirolo erano un punto strategico nel secondo conflitto mondiale – per il rifornimento di uomini e mezzi fra Italia e Germania. Ecco perché qui si insediarono le formazioni partigiane. Quelle delle fiamme Verdi. Il crinale che fa da confine tra Valle Camonica e Valtellina fu anche teatro di scontri armati frai gruppi della fiamme verdi e le milizie nazifasiste che non riuscirono a sfondare. Le battaglie più sanguinose nel 1945 fra il 22 e il 27 febbraio e fra aprile e maggio. Oggi queste montagne sono ancora simbolo della Liberazione. E questa domenica ancora una volta le fiamme verdi camune sono tornate qui per fare memoria. Con le fiamme verdi di oggi, l'anpi, gli alpini, le associazioni d'arma, gli ammininistratori e con chi crede ancora nei valori della Resitenza. Le fiamme verdi hanno organizzato la cerimonia che si è tenuta come di consueto alla chiesetta di San Giacomo con la messa officiata da mons. Tino Clementi cappellano delle Fiamme Verdi.

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