RIENTRA L’EMERGENZA IDRICA
Dopo un’estate caratterizzata dall’emergenza idrica, il report settimanale sulla siccità fornito da Uniacque gestore del servizio idrico integrato orobico, riporta novità positive. I ben 152 comuni gestiti dall’ente passano da rischio ordinario a rischio nullo. «I Comuni a cui Uniacque ha chiesto di revocare l’ordinanza di contenimento dei consumi sono quelli le cui sorgenti alimentano i bacini che oggi vedono attivato il troppo pieno, questo stà a significare che la sorgente produce più acqua di quanta ne venga stoccata e consumata. In alcune zone, invece, quelle dove permane lo stato di rischio moderato o ordinario, le sorgenti continuano a produrre una percentuale di acqua che in alcuni casi è ancora ridotta del 50% rispetto alla situazione ordinaria. A contrapporsi all’emergenza rientrata la costante sofferenza del comparto agricolo, servito dalle acque superficiali di laghi, fiumi e torrenti. Il livello del lago d’Iseo ieri alle 19 era a 21 centimetri, all’appello mancano dunque 42 centimetri di acqua. Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo, manifesta la sua soddisfazione riguardo al fatto che l’acqua potabile distribuita da Uniacque sia di nuovo a livelli accettabili, ma l’agricoltura e l’allevamento non utilizzano acqua captata: nei campi viene utilizzata quella di superficie proveniente dai laghi, dai torrenti e dai fiumi che sono ancora in grande deficit. Nonostante gli ultimi temporali, per Salmezza, piccola frazione di Nembro, la situazione è ancora difficile. Anche martedì i gruppi volontari della Protezione civile di Nembro, Albino, Pradalunga, Alzano Lombardo sono saliti nuovamente ai mille metri della località per riempire la cisterna comunale. A fine luglio il sindaco Gianfranco Ravasio era stato costretto ad emettere un’ordinanza che prevedeva di limitare il consumo di acqua, in una frazione con più animali che abitanti. La sorgente presente in zona, che fornisce acqua, ha ridotto la sua portata negli ultimi mesi a tal punto che il bacino è rimasto sostanzialmente a secco e non esiste nella frazione una rete di acqua potabile. Il gestore del ciclo integrato dell’acqua, Uniacque, suggerisce quindi di far mantenere in vigore le ordinanze per le frazioni di Trevasco, San Vito e Lonno, così come, restando in zona, per la località Belloloco di Albino, a nord di Bondo Petello.
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