CONVEGNO SUGLI EFFETTI LONG COVID IN BERGAMASCA
Dati pesanti quelli registrati da inizio 2022 ad oggi nel nostro paese. Quasi 600 i morti sul lavoro, una media di 3 al giorno Più di 400.000 le denunce di infortuni e una crescita di più del 7% per le denunce di malattie professionali. A due anni e mezzo dall’inizio della pandemia, Cgil, Cisl e Uil di Bergamo si sono date appntamento al teatro Modernissimo di Nembro, cittadina simbolo della pandemia, in occasione della 5ª Giornata territoriale per la sicurezza sul lavoro. L’incontro, ha permesso di analizzare l’impatto del Covid 19 sul mondo del lavoro bergamasco e ha provato ad intercettare gli effetti attuali del Long Covid fra i lavoratori. Durante l’incontro è emerso che lo scorso anno le ispezioni nelle aziende hanno evidenziato irregolarità per il 69% di quelle controllate. Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77%. E questo con una quantità di organi di controllo e vigilanza ridicola per 1.600.000 imprese. Le sigle sindacali hanno rimarcato come “la salute e la sicurezza sul lavoro non sono argomenti di interesse per la campagna elettorale, eppure, riguarda la vita delle persone, la loro dignità, i diritti fondamentali”. Da qui la stesura di un manifesto. Vogliamo la garanzia, anche attraverso l’Azione ispettiva, dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano estese in modo certo a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di salute e sicurezza. I lavoratori e le lavoratrici di oggi fanno i conti con un lavoro che cambia, con innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro. Chiediamo l’avvio di tavoli di confronto su questi temi, tra ministeri competenti, parti sociali e istituiti ed enti di ricerca. Va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e per la ricerca sui rischi emergenti; vanno affrontati i temi delle violenze e delle molestie sul lavoro come indicato dalle norme di legge e dai contratti nazionali. Vogliamo che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umano.
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