GIOVEDI A ROMANO IL FUNERALE DI GOZZINI
E’ stata trasferita nel pomeriggio di martedi nell’ abitazione in via San Rocco 32 la salma di Fausto Gozzini l’imprenditore 61enne ucciso il 14 settembre nella sua ditta a Casale Cremasco, con un colpo di fucile sparato dall’amico Domenico Gottardelli, pensionato di Covo. Qui è stata allestita la camera ardente in vista del funerale che sarà celebrato domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Santa Madre di Dio ai Cappuccini a Romano,. L’esame autoptico, ha confermato che il decesso è stato causato da un’emorragia interna, dovuta al proiettile penetrato nell’addome, sparato dal fucile calibro 12 in mano all’omicida. L’imprenditore era spirato poco dopo essere stato colpito, davanti alla moglie e a uno dei due figli. L’idraulico in pensione di fronte al gip di Cremona, Elisa Mombelli, aveva detto di avere agito perché riteneva Gozzini responsabile del furto di 400mila euro in contanti. Soldi, a suo dire, spariti dal box del sua casa di Covo qualche anno fa: dell’abitazione della quale Gozzini aveva le chiavi, in quanto avrebbe avuto una frequentazione con la donna che si occupava delle faccende domestiche. Era una fissazione, quella di Gottardelli: trovare il modo per poter far male a colui che gli avrebbe sottratto il denaro. Un tradimento che non gli aveva mai perdonato, doppio a suo dire, perché la convinzione dell’omicida è che nella sparizione del denaro fosse coinvolta anche la sua domestica. Eppure Gozzini e Gottardelli erano amici e si conoscevano da tempo. Avevano condiviso anche le vacanze in Tunisia, nella casa dell’imprenditore a Monastir, inoltre qualche anno fa si erano lanciati insieme nell’acquisto di un appartamento a Dubai, versando 130mila euro d’anticipo. L’affare non era poi andato in porto e il denaro era stato restituito a Gottardelli che lo aveva messo su un conto a Montecarlo. Un’amicizia che ben riusciva a nascondere la rabbia nei confronti della vittima.
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