SEQUESTRATI BENI PER 5,8 MLN A SALLAKU
All’alba di questo venerdì 21 ottobre è scattato il sequestro, da parte della Guardia di Finanza, di beni mobili ed immobili per un valore di 5.8 milioni, nei confronti di Gezim Sallaku. L’imprenditore albanese finisce quindi di nuovo nel mirino delle fiamme gialle che avrebbero trovato incongruenze tra il tenore di vita dell’ex presidente del Darfo Calcio e i redditi dichiarati al fisco. Il militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia - entrati in azione all’alba con l’ausilio di unità cinofile specializzate nella ricerca del denaro contante – hanno disposto il sequestro dei benni al termine di complesse indagini di natura economico-patrimoniale e reddituale. Tra i beni sequestrati anche la lussuosa villa a Sale Marasino, sulla sponda bresciana del lago di Iseo, un hotel e altri beni. Arrestato nel 2015 dalla Gdf nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti pubblici, arrestato una seconda volta nel 2017 dopo il ritrovamento di tre pistole nella villa di Sale Marino, espulso nel 2021 dall'Italia, provvedimento poi annullato dalla Corte d’appello, arrestato nel 2002 nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di auto di lusso rubate, l’ex patron del calcio - definito dalle fiamme gialle “un soggetto di pericolosità qualificata, dimorante in provincia di Brescia ed avente diversi precedenti penali” - è stato ora raggiunto dalla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora, sarebbe quindi “sorvegliato speciale”. Altre perquisizioni, per l'ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di valori”, sono scattate nelle scorse ore nei confronti di 69 persone coinvolte insieme all’imprenditore, in un’inchiesta per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di ricilaggio portata vanti dalla Procura di Brescia.
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