CACCIA ALL'UOMO DOPO LA RAPINA

Indagini serrate e bocche cucite, immediatamente dopo il colpo è partita la caccia all'uomo, gli inquirenti non hanno perso tempo si sono messi subito al lavoro e stanno seguendo tutte le piste per arrivare ad identificare i quattro malviventi che martedì pomeriggio attorno alle 17.30 hanno messo a segno una violenta rapina – che solo per miracolo non si è trasformata in tragedia – nella gioielleria del centro commerciale Le porte franche di Erbusco. Sono entrati a volto coperto e con cappucci in testa e sono andati dritti in gioielleria e con freddezza – arrivando a sparare anche un colpo quando una guardia giurata non armata ha tentato di fermarli lanciando una sedia – in pochi minuti hanno messo a segno il colpo svuotando le vetrinette dei preziosi dopo aver bloccato a terra sotto la minaccia della pistola una delle commesse. Poi con molta calma come sono arrivati se ne sono andati ma dopo aver seminato il panico all'interno del centro commerciale. Alle 17.34 uscivano lasciando un'unica traccia, quella pallottola calibro 45 su cui ora gli specialisti dei RIS di Parma stanno effettuando le perizie balistiche; la prima cosa da accertare è se questa arma sia collegata a qualche altro colpo. Intanto i carabinieri stanno lavorando meticolosamente anche su migliaia di fotogrammi recuperati tra i numerosi filmati delle telecamere di videosorveglianza dentro e fuori il centro commerciale e per le vie limitrofe. L'attenzione in modo particolare è puntata sulle auto che hanno lasciato il parcheggio del centro commerciale nei minuti successivi al colpo. Pare che l'attenzione sia concentrata su una BMW scura che pochi minuti dopo il colpo avrebbe imboccato la A4 in direzione Milano. Un alto elemento che potrebbe aiutare gli inquirenti: l'ultimo dei rapinatori a lasciare il centro commerciale, a mani vuote, mentre gli altri portavano il bottino – non ancora quantificato - aveva difficoltà di deambulazione. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un commando specializzato, di professionisti del crimine – del resto hanno avuto pochi scrupoli a sparare e a tenere in ostaggio una delle commesse mentre svuotavano le vetrine dei preziosi. Potrebbero essere arrivati anche da fuori e aver pianificato il colpo nei giorni precedenti. Il colpo, infatti, è stato messo a segno senza sbavature e con successo in pochissimi minuti. Non è escluso che ci fosse un quinto uomo ad attenderli.

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