ALLUVIONE NIARDO: ALTRI 4.5 MLN DALLA REGIONE

Mentre prosegue il complicato percorso verso l’ottenimento del risarcimento dei danni subiti dai cittadini di Niardo nell’alluvione di quest’estate, quindi mentre Niardo attende l’intervento dello Stato che ha riconosciuto lo stato di emergenza e lo stato di calamità, la Regione stanzia ulteriori 4.5 milioni di euro per accelerare gli interventi di Protezione civile di messa in sicurezza gli abitati di Ceto, Braone e Niardo. Regione Lombardia, nella prima fase dell’emergenza, è intervenuta con il sistema di Protezione civile regionale per fornire supporto durante le operazioni di ripristino e di pulizia dei detriti; da parte dell’UTR di Brescia erano state attivate 4 azioni di pronto intervento – stimate in circa 800.000 euro; un ulteriore pronto intervento da 200.000 euro era stato attivato per attuare lo svuotamento delle briglie nel torrente Cobello e nell’ultima giunta la Regione ha stanziato ulteriori risorse per integrare quelle dello Stato, perché servirebbero 21 mln di euro per realizzare tutti gli interventi urgenti legati all’emergenza, mentre le risorse che fino ad ora ha trasferito lo Stato sono solo 3,2 milioni di euro. Inoltre un contributo regionale di 480.000, deciso con una delibera di Giunta su proposta dell’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni, servirà ad installare nuovi sistemi di monitoraggio dei fenomeni di colata detritica e al preannuncio di episodi di dissesto. Viene così esteso ai bacini dei torrenti Re e Cobello di Niardo, l’Accordo di collaborazione già in essere tra Regione, il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino e i comuni di Sonico, Ono San Pietro e Cerveno, per la salvaguardia degli abitanti esposti al rischio idrogeologico. L’obiettivo è infatti  quello di sviluppare e installare nuovi sistemi di monitoraggio. L’analisi dei dati monitorati servirà a sviluppare procedure di allarme in grado di minimizzare i danni alla popolazione.

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