54 MORTI SULLE STRADE BERGAMASCHE NEL 2022

54 è il numero delle vittime della strada che dal 1° gennaio 2022 hanno perso la vita in Bergamasca e fuori provincia. A preoccupare il dato relativo ai ventenni, sono infatti 17 i giovani al di sotto dei 30 anni che hanno perso la vita, vale a dire quasi il 30% del totale, una percentuale mai così alta nell’ultimo decennio. Lo certificano i dati raccolti e diffusi dall’Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus di Bergamo. Lo scorso anno i morti sulle strade bergamasche e fuori provincia erano stati in totale 31, di cui solo 7 nella fascia 19/30 anni. Ventotto erano stati nel 2020, 5 tra i 19 e i 30 anni. La fascia di età più colpita è quella fra i 46 e i 65 anni, mentre la fascia oraria in cui avvengono più incidenti è quella tra le 12 e le 18, seguita dalla 6 alle 12. Viene quindi meno il pensiero comune relativo alle stragi del sabato sera, sicuramente più impattanti sull’opinione pubblica, ma numericamente meno preponderanti. Quest’anno in Bergamasca il giorno più nero è stato il martedì, con 11 morti. Continuando nell’analisi del report dall’Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus di Bergamo, si evince che in tutta Europa l’85% degli incidenti mortali è causato da velocità, abuso di alcol, assunzione di sostanze stupefacenti e, negli ultimi 20 anni, distrazioni a causa del cellulare. Senza dubbio la velocità è la causa che determina più vittime, ma nel 90% dei casi è l’errore umano a causare l’incidente: una distrazione è sempre dietro l’angolo, ma se si va piano il rischio si abbassa notevolmente. A fare da terrente la diffusione di modelli di auto che montano un maggior numero di dispositivi di sicurezza, tipo i sensori anti-collisione, e l’introduzione della patente a punti e del reato di omicidio stradale.

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