RISCHIA L’ERGASTOLO EL MAKKAOUI
È stata fissata per il 15 febbraio l’udienza preliminare relativa all’omicidio di Anselmo Campa, l’imprenditore 56enne di Grumello del Monte ucciso a colpi di martello nella sua abitazione, il 19 aprile dello scorso anno da Hamedi El Makkaoui, 24enne incensurato, nato in Italia da famiglia marocchina ben radicata a Castelli Calepio. Vittima il papà di Federica, ex fidanzata dell’imputato. El Makkaoui, reo confesso, non potrà chiedere sconti di pena. Il giovane si trova ora nel carcere di San Vittore, assistito dagli avvocati Robert Ranieli e Giorgio Conti. Il presunto movente sarebbero i soldi, legati ai vizi del gioco e droga. Motivi futili e abietti che impediranno a El Makkaoui di chiedere riti alternativi. Stando alla formulazione dell’imputazione fatta dal pm, il giovane rischia quindi la condanna all’ergastolo. A generare la brutale aggressione una vettura, la Clio rossa, che Campa, aveva comprato e lasciato in uso al ragazzo, nel periodo in cui lo stesso frequentava la figlia dello scomparso. Una volta conclusa la relazione, l’imprenditore chiese la restituzione, per poterla vendere ad un amico. El Makkaoui però ha sempre sostenuto di averla pagata, sia pure a rate, 6 – 7 mila euro. Questo il motivo per il quale la sera del 19 aprile andò nell’abitazione dell’uomo in via Nembrini. Intenzione del giovane era di farsi restituire almeno 500 euro. La discussione degenerò, al punto che il marocchino impugnato un martello, colpì Campa ben 24 volte. I giorni successivi l’imputato si era mostrato addolorato per la morte dell’imprenditore. Interrogato dai carabinieri, disse di essere rimasto in casa fino al turno di lavoro di notte. Ma fu smascherato grazie alle telecamere presenti in zona che lo ripresero in sella ad una bicicletta con in dosso lo zaino vicino a casa di Campa. Messo davanti alle evidenze dai carabinieri crollò confessando l’accaduto. Nel suo armadietto al lavoro gli inquirenti trovarono il portafogli e le chiavi della vittima e in riva al fiume Oglio il martello e gli abiti sporchi di sangue.
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