IN AUMENTO I FURTI NELLE ABITAZIONI

Più furti nelle case, più violenza domestica, ma anche grande attenzione alla criminalità organizzata e alle mafie in provincia di Bergamo. E' un quadro inquietante quello contenuto nella relazione presentata dalla Procura di Bergamo all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Il documento è frutto del lavoro svolto da Procura e Forze dell'Ordine nel periodo che va da luglio 2021 e giugno 2022. In evidenza la criminalità organizzata, i reati economici, furti, rapine, truffe, ma anche violenze e maltrattamenti. Una panoramica completa che scatta una fotografia ben precisa della macchina giudiziaria in Bergamasca. E’ evidente la presenza di organizzazioni, ma che si limitano a «mafia di servizio» anziché controllo del territorio. Si parla, per fare un esempio, di «fatture false e recupero crediti». Sotto osservazione anche le associazioni di stampo mafioso di matrice 'ndranghetista. Non manca la criminalità straniera: albanese, nigeriana e romena, principalmente, impegnata in attività illegali come traffico di droga e sfruttamento della prostituzione. Cinquanta sono state le persone denunciate, per usura - nove, di cui tre arrestate - e di estorsione, cresciuti del 33 per cento (da 158 a 210). I reati fallimentari e quelli di natura tributaria risultano, invece in calo rispettivamente del 13,5 per cento e del 38,7 per cento. Più che raddoppiato il numero di furti nelle case saliti al +53 per cento. Di questi, ben 907 sono a carico di ignoti. In crescita anche le rapine, che registrano un +17 per cento, ma i criminali sembrano evitare le banche - forse spaventati dagli avanzati sistemi di sicurezza e videosorveglianza. Così le loro attenzioni si sono spostate online, tanto che le truffe informatiche risultano cresciute del +24 per cento. Per concludere, ma non ultimo in ordine di importanza i maltrattamenti in famiglia e la violenza domestica in generale, che risulta in aumento. Il numero di iscrizioni per questo genere di reati passano dalle precedenti 840 a 865.

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