PROSCIOLTO DAL FERIMENTO DI DUE CARABINIERI

I fatti risalgono al 3 febbraio dello scorso anno a Nembro, quando due giovani carabinieri della stazione di Albino, di 24 e 26 anni, furono accoltellati nel sottopasso pedonale che attraversa la strada statale, nella zona denominata Saletti, da un marocchino 36enne, prosciolto in udienza preliminare. L’uomo dopo l’aggressione si era dato alla fuga per sfuggire all’arresto e fu rintracciato solo 3 giorni più tardi a Bardonecchia, pronto per espatriare in Francia. Era totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto, secondo la perizia psichiatrica disposta dal giudice per le indagini preliminari. Condizione che lo esenta dall’essere processato. Difeso dall’avvocato Luca Bosisio, era accusato di tentato omicidio. L’aggressore, detenuto dal 6 febbraio del 2022 è attualmente ancora in carcere in attesa di essere trasferito al Rems, la residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza. Dopo l’aggressione scattò una vera e propria caccia all’uomo, avendo il fatto destato molta attenzione anche a livello nazionale. Uno dei due carabinieri feriti, durante un controllo antidroga mirato nella zona Saletti, lungo la pista ciclabile, rimase per diversi mesi in gravi condizioni e fu operato per ricostruire una arteria recisa dal taglio. L’aggressore nel sottopasso, sul ponticello di legno sul fiume Serio, sentendosi in trappola, per aprirsi un varco usò il coltello verso i due giovani carabinieri che si erano piazzati all’inizio del ponte, prima di darsi alla fuga.

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